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La bandiera del Vaticano issata sull'isola di Clipperton

Continua la spedizione dei sedici radioamatori internazionali sull'isola francese di Clipperton, nel Pacifico orientale. Si tratta della prima volta che il vessillo della Santa Sede viene portato in una missione internazionale di questo tipo, che ha come obiettivo collegare quanti più appassionati possibile con l'atollo. Effettuato anche il primo collegamento con la Palazzina Marconi all'interno delle mura leonine

Michele Raviart - Città del Vaticano

La bandiera della Città del Vaticano sventola sull’isola di Clipperton, il remoto atollo francese nel Pacifico orientale, dove un gruppo di radioamatori internazionali si è recato in missione per potersi collegare con gli amatori di tutto il mondo. Si tratta della prima volta che la Santa Sede partecipa ad una spedizione di questo genere, attraverso il radioamatore Francesco Valsecchi, l’unico autorizzato a trasmettere per conto del Vaticano con il nominativo HV0A.

Il primo collegamento con la Santa Sede

I sedici radioamatori – provenienti da Stati Uniti, Germania, Italia, Brasile, Nuova Zelanda e Tagikistan, le cui bandiere sono state issate sotto quella della Francia e della Polinesia francese, che amministra l'atollo –  sono arrivati sull’isola cinque giorni fa, dopo sette giorni di navigazione da San Diego, in California e hanno installato sulla spiagga dell’atollo, un anello di terra che separa la laguna d’origine vulcanica dell’interno dalla barriera corallina e l’oceano Pacifico - un campo base per trasmettere in tutto il mondo. Da qui, per la prima volta, Clipperton si è collegata con lo Stato Vaticano, che ha ricevuto il segnale dalla stazione installata nella palazzina intitolata a Guglielmo Marconi all’interno delle mura leonine.

Sarà depositato il nanobook del Papa

I radioamatori rimarranno sull’isola per altri dieci giorni, in cui cercheranno di contattare circa 150 mila appassionati, che potranno aggiungere Clipperton – uno dei 340 territori riconosciuti dalla comunità radioamatoriale – ai loro contatti riusciti. Valsecchi, che è uno dei pochi italiani ad aver registrato tutti i collegamenti, lascerà poi sull’isola il nanobook contente il libro di Papa Francesco “Perché avete paura?” che raccoglie la Statio Orbis a San Pietro durante la pandemia

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24 gennaio 2024, 15:17