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"Buon onomastico!", gli auguri al Papa nella festa di San Giorgio

A Santa Marta o sui social, preghiere e manifestazioni di affetto e riconoscenza per Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, nel giorno della memoria liturgica del martire di cui porta il nome. Messaggio del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella: i suoi opportuni e pressanti appelli, semi fecondi di giustizia e di pace per credenti e non credenti

Salvatore Cernuzio - Città del Vaticano

“Buon onomastico, Papa Francesco!”

Gli auguri di tutto il mondo si moltiplicano in queste ore per il Pontefice argentino, nato Jorge Mario Bergoglio, nel giorno della memoria del santo di cui prende il nome: Giorgio, il martire cristiano nato in Cappadocia e morto, secondo alcune fonti, nel 303 d.C. nell’antica Lidda, in Israele, per non aver rinnegato la fede durante le persecuzioni anticristiane scatenate dall’imperatore romano Diocleziano. Come stabilito all’articolo 50 del Regolamento generale della Curia romana, in Vaticano è oggi giorno festivo. In tanti stanno facendo pervenire i propri auguri a Santa Marta, dove il Papa festeggia privatamente. Anche all’esterno, specie nel mondo virtuale, sui social network, diverse persone stanno esprimendo sentimenti di affetto e riconoscenza o assicurando preghiere al Papa: “Che Dio la protegga!”.

Il messaggio di Mattarella

Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è unito al coro di auguri inviando a Papa Francesco un messaggio in cui riporta “i più fervidi e sinceri auguri del popolo italiano e miei personali, unitamente ad affettuosi auspici di salute e benessere per la sua persona”. “Come ella ha recentemente dichiarato, ‘nessuno deve minacciare l’esistenza altrui’”, scrive il capo di Stato, riprendendo le parole del Papa in uno dei recenti Angelus in riferimento alla guerra in Medio Oriente. “Perfino tale regola fondamentale, questo ‘livello minimo’ di convivenza umana, è posta in discussione nel drammatico contesto di una congiuntura internazionale e, in particolare, mediorientale segnata da violenze, contrasti, pulsioni di rivalsa”, sottolinea Mattarella.

“Suonano pertanto opportuni e pressanti - rileva ancora nel suo messaggio - i suoi appelli alla salvaguardia degli imprescindibili vincoli di fratellanza, appelli che non cessano di interrogare le coscienze di milioni di donne e uomini di ogni continente e che costituiscono per credenti e non credenti semi fecondi di giustizia e di pace”. Nella ricorrenza della festa di san Giorgio, il presidente italiano rinnova quindi al Papa “le espressioni della vicinanza del popolo italiano e della mia massima considerazione per la sua alta missione apostolica”.

La visita del Papa ai poveri in attesa del vaccino in Aula Paolo Vi nel 2021 nel giorno del suo onomastico
La visita del Papa ai poveri in attesa del vaccino in Aula Paolo Vi nel 2021 nel giorno del suo onomastico

Le celebrazioni degli anni passati

Negli anni passati Papa Francesco ha voluto celebrare questo giorno con iniziative sempre diverse: dalla Messa in Cappella Paolina con i cardinali nel 2013, primo anno del suo pontificato, alla distribuzione di circa 5 mila gelati nel 2018 tramite l'Elemosineria Apostolica nelle mense di Roma e del circondario dove mangiano i più bisognosi, fino all’invio, nel 2020 anno della pandemia di Covid-19, di alcuni respiratori in alcuni ospedali di Spagna, Romania e Italia particolarmente colpiti dalla diffusione del virus, sempre tramite il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski.

Il dramma del Covid aveva caratterizzato la festa di San Giorgio del 2021, quando il Papa aveva deciso di celebrare il suo onomastico recandosi a sorpresa a salutare circa 600 poveri e senzatetto, accolti e assistiti da alcune associazioni romane e dalle Missionarie della Carità, che quel giorno erano in attesa di ricevere la dose di vaccino in Aula Paolo VI, divenuta dal gennaio di quell’anno un piccolo ambulatorio. Dopo i saluti e gli applausi, il Papa era andato al grande banco sul quale erano sistemate confezioni di biscotti, merendine e succhi di frutta e aveva condiviso un enorme uovo di cioccolata distribuito, nel rispetto delle allora norme sanitarie, a tutti i presenti dai volontari.

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23 aprile 2024, 11:30