Cerca

Francesco: in questo Natale diamo testimonianza alla "luce vera" che è Cristo

La coraggiosa testimonianza resa a Gesù da Giovanni il Battista è al centro dell'Angelus di questa domenica. Papa Francesco afferma che in ogni epoca il Signore manda persone "luminose" che, sull'esempio del profeta, ci mostrano come poter essere anche noi, oggi, "una lampada che risplende" così da aiutare anche gli altri "a trovare la via per incontrare Gesù"

Adriana Masotti - Città del Vaticano

In questa terza domenica di Avvento, la liturgia ci presenta la figura di Giovanni il Battista quale profeta inviato da Dio per "dare testimonianza alla luce". La riflessione del Papa ruota intorno a questa missione per poi spiegare quale "luce" Giovanni ci mostra.

“Giovanni rispose loro: "Io battezzo nell'acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo".”

Il Battista, libero e coraggioso, modello di vita buona

Il brano del Vangelo di Giovanni parla del Battista come di un uomo "coerente e sincero", ne sottolinea "la schiettezza del linguaggio" e "l'austerità della vita", motivo di attrazione per la gente. Giovanni è certamente diverso da altri personaggi del tempo che puntano "sull'apparenza". Il Papa afferma: 

Persone come lui, rette, libere e coraggiose, sono figure luminose, affascinanti: ci stimolano ad elevarci dalla mediocrità e ad essere a nostra volta modelli di vita buona per gli altri. Il Signore manda in ogni epoca uomini e donne di questo genere.

Papa Francesco all'Angelus di questa domenica
Papa Francesco all'Angelus di questa domenica

La luce è Gesù, Giovanni è una voce

E' importante, aggiunge Francesco, saper riconoscere queste persone e imparare da loro. Sono figure luminose in quanto testimoni di quella "luce" che va oltre loro stesse. Non lasciamoci "incantare dai personaggi alla moda", avverte il Papa.

La luce è Gesù, l’Agnello di Dio, “Dio che salva”, come dice il suo nome. Solo Lui redime, libera, guarisce e illumina. Per questo Giovanni è una “voce” che accompagna i fratelli alla Parola; serve, senza cercare onori e protagonismi: è una lampada, mentre la luce è Cristo.

Fedeli e pellegrini all'Angelus
Fedeli e pellegrini all'Angelus

Come testimoniare la luce vera?

Che "solo in Dio troviamo la luce della vita" è il primo insegnamento che ci viene dal Battista, da soli infatti non possiamo salvarci; il secondo è che ciascuno di noi con il proprio comportamento può essere una lampada accesa per aiutare gli altri a trovare Gesù. Papa Francesco conclude proponendo ai fedeli un interrogativo concreto su come esserlo oggi, nel quotidiano:

Allora ci chiediamo: come posso io, negli ambienti in cui vivo, non un giorno lontano ma già ora, ora come posso io, in questo Natale, essere testimone di luce, testimone di Cristo? Maria, specchio di santità, ci aiuti ad essere uomini e donne che riflettono Gesù, luce che viene nel mondo.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

17 dicembre 2023, 12:15

L’Angelus è una preghiera recitata in ricordo del Mistero perenne dell’Incarnazione tre volte al giorno: alle 6 della mattina, a mezzogiorno e alla sera verso le 18, momento nel quale viene suonata la campana dell’Angelus. Il nome Angelus deriva dal primo versetto della preghiera – Angelus Domini nuntiavit Mariae – che consiste nella lettura breve di tre semplici testi che vertono sull’Incarnazione di Gesù Cristo e la recita di tre Ave Maria. Questa preghiera è recitata dal Papa a Piazza San Pietro a mezzogiorno la domenica e nelle Solennità. Prima della recita dell’Angelus, il Pontefice tiene anche un breve discorso prendendo spunto dalle Letture del giorno. Seguono i saluti ai pellegrini.
Dalla Pasqua fino a Pentecoste, al posto dell’Angelus viene recitato il Regina Coeli, che è una preghiera in ricordo della Risurrezione di Gesù Cristo, al termine della quale viene recitato il Gloria per tre volte.

Ultimi Angelus / Regina Coeli

Leggi Tutto >