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Francesco: non sprechiamo tempo nelle futilità, coltiviamo sogni di bene

All’Angelus il Papa invita a non chiudersi nell’abitudinarietà, a non accontentarci della mediocrità e a riconoscere le gemme preziose della vita: l’incontro con Dio e con gli altri. Gesù è la perla da cercare e far propria, dice il Pontefice, vale la pena investire tutto su di Lui perché quando lo si incontra la vita cambia. In piazza San Pietro, ad ascoltare il Pontefice, 11mila fedeli

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

Cercare, trovare, comprare: sono i tre gesti del mercante protagonista della parabola del Vangelo odierno, che va in cerca di perle preziose e che trovatane di grande valore, vende tutti i suoi averi e la compra. Papa Francesco li suggerisce ai fedeli, all’Angelus, perché contengono degli insegnamenti. Ad ascoltare il Pontefice in piazza San Pietro, nell'ultima domenica di luglio, ci sono 11mila fedeli. Nella sua riflessione, Francesco fa notare che quel cercare dell’intraprendente mercante “è un invito per noi a non chiuderci nell’abitudinarietà”, a non accontentarci della mediocrità e “a coltivare sogni di bene, a cercare la novità” di Dio, che “non è ripetitivo”, ma “sempre porta novità”, "la novità dello Spirito", e “fa nuove le realtà della vita”.

Fedeli in piazza San Pietro per l'Angelus
Fedeli in piazza San Pietro per l'Angelus

Saper trovare e discernere

Trovare, come fa il mercante descritto da Gesù, significa, poi, avere accortezza, sapere riconoscere ciò che ha valore. Cosa non facile, osserva il Papa, ad esempio negli “affascinanti bazar orientali”, colmi di merce e pieni di gente, o nelle “bancarelle che si vedono in tante città, piene di libri, di oggetti vari”. Però, a volte, “se ci si ferma a guardare bene si possono scoprire dei tesori: cose preziose, volumi rari che, mescolati a tutto il resto, a prima vista non si notano”, aggiunge Francesco. E allora, occorre avere “un occhio attento”, saper trovare e “discernere la perla”.

Ogni giorno, a casa, per strada, al lavoro, in vacanza, abbiamo la possibilità di scorgere del bene. Ed è importante saper trovare ciò che conta: allenarci a riconoscere le gemme preziose della vita e a distinguerle dalle cianfrusaglie. Non sprechiamo il tempo e la libertà per cose da niente, passatempi che ci lasciano vuoti dentro, ma la vita ci offre ogni giorno la perla preziosa dell’incontro con Dio e con gli altri!

Il Palazzo Apostolico
Il Palazzo Apostolico

Gesù, la perla preziosa della vita

Infine la scelta del mercante di vendere tutto, di sacrificare ogni bene pur di comprare la perla trovata, perché “resosi conto del suo immenso valore” è un ulteriore richiamo a valutare ciò che è prezioso e importante, evidenzia il Papa.

Ma che cos’è questa perla per la quale si può rinunciare a tutto, quella di cui ci parla il Signore? Questa perla è Lui stesso, è il Signore! Cercare il Signore e trovare il Signore, incontrare il Signore, vivere con il Signore. La perla è Gesù: Lui è la perla preziosa della vita, da cercare, trovare e far propria. Vale la pena investire tutto su di Lui perché, quando si incontra Cristo, la vita cambia.

Da qui l’invito di Francesco ad interrogarsi sulla ricerca e sul discernimento, nella propria vita, di “ciò che è buono e viene da Dio”, a chiedersi: "Sono in pensione spirituale?". "Quanti giovani ancora sono in pensione" osserva il Papa, che esorta inoltre a riflettere sulla capacità di mettere al primo posto Cristo e di rinunciare a quanto lascia poco o nulla, e infine invoca Maria perché “ci aiuti a cercare, trovare e abbracciare Gesù con tutto noi stessi”.

Francesco saluti i fedeli
Francesco saluti i fedeli

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30 luglio 2023, 12:20

L’Angelus è una preghiera recitata in ricordo del Mistero perenne dell’Incarnazione tre volte al giorno: alle 6 della mattina, a mezzogiorno e alla sera verso le 18, momento nel quale viene suonata la campana dell’Angelus. Il nome Angelus deriva dal primo versetto della preghiera – Angelus Domini nuntiavit Mariae – che consiste nella lettura breve di tre semplici testi che vertono sull’Incarnazione di Gesù Cristo e la recita di tre Ave Maria. Questa preghiera è recitata dal Papa a Piazza San Pietro a mezzogiorno la domenica e nelle Solennità. Prima della recita dell’Angelus, il Pontefice tiene anche un breve discorso prendendo spunto dalle Letture del giorno. Seguono i saluti ai pellegrini.
Dalla Pasqua fino a Pentecoste, al posto dell’Angelus viene recitato il Regina Coeli, che è una preghiera in ricordo della Risurrezione di Gesù Cristo, al termine della quale viene recitato il Gloria per tre volte.

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