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Campi Flegrei: notte in strada, in tanti rientrano a casa Campi Flegrei: notte in strada, in tanti rientrano a casa  (ANSA)

Campi Flegrei, notte in strada a causa dello sciame sismico

Circa quaranta le famiglie evacuate in Campania per il bradisismo nell'area. Il vulcanologo Gianfilippo De Astia: Il fenomeno non si arresterà, ma non c’è alcun legame con il comportamento del Vesuvio

Lavinia Sdoga - Città del Vaticano

Con circa 150 scosse in poche ore – di cui la più forte, registrata nella serata di ieri, di magnitudo 4.4 – quello che ha colpito i Campi Flegrei è stato lo sciame sismico più forte degli ultimi quarant’anni. Al momento, sarebbero 39 le famiglie evacuate, 13 gli edifici sgomberati e tre i comuni – Pozzuoli, Bacoli e Quarto – con le scuole chiuse (in via precauzionale). Ripresa intanto la circolazione sulle linee ferroviarie Cumana e Circumflegrea, mentre la Protezione civile della Regione Campania ha disposto l’invio di 400 brandine per aiutare i terremotati. Tanta la paura nella notte tra la popolazione, con auto in fuga e cittadini accampati nelle piazze e nell’area Nato. Un fenomeno sismico inaspettato, che continua a tenere in allerta la popolazione locale, perché come afferma Gianfilippo De Astis, vulcanologo dell’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv): “Il fenomeno non si arresterà”. L’esperto descrive a Radio Vaticana - Vatican News le cause dell’evento e le sue possibili implicazioni geologiche.

Ascolta l'intervista integrale a Gianfilippo De Astis

La causa: il bradisismo

La causa dello sciame sismico, dice il vulcanologo, va ricondotta al bradisismo, il fenomeno di sollevamento del suono che caratterizza l’area dei Campi Flegrei da molti millenni, seppur verificandosi a fase alterne. “Possono esserci lunghi periodi di stasi o di abbassamento del suolo – spiega De Astis – oppure fasi, come quella tutt’ora in corso, in cui il terreno si solleva e genera forti scosse”. E a ciò andrebbe ricondotta anche la tanto marcata intensità dell’evento. “Il sollevamento verificatosi in questi giorni è stato talmente forte che ha determinato scosse di altissima intensità”, sottolinea l’esperto.

Il Vesuvio e i Campi Flegrei: due sistemi vulcanici indipendenti

“Non c’è alcun legame tra lo sciame sismico nei Campi Flegrei e il comportamento del Vesuvio, poiché si tratta di due vulcani completamente indipendenti”, afferma Gianfilippo De Astis. Attualmente, l’attività del Vesuvio è infatti “praticamente nulla”, “quasi pari a zero”, composta esclusivamente da saltuari eventi sismici, legati perlopiù all’assestamento della sua struttura vulcanica. I Campi Flegrei, invece, stanno attraverso una fase di forte instabilità e agitazione, evidenziano una notevole variazione di tutti i parametri fisici e chimici che, di norma, vengono monitorati.

Le previsioni: lo sciame si arresterà?

Secondo il vulcanologo, “è probabile che lo sciame attualmente in corso si arresterà nelle prossime ore”, anche se potranno verificarsene altri nei prossimi giorni. Infatti, l’innalzamento del suolo sta proseguendo e, dunque, la fenomenologia sismica persisterà. “Nei prossimi giorni vi sarà solo una variazione delle sue fasi, non un suo arresto complessivo”, conclude De Astis.

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21 maggio 2024, 14:00