Cerca

Donne africane Donne africane

L’Africa MEDIAta, raccontare il continente oltre gli stereotipi

L’organizzazione Amref Italia ha presentato il dossier L’Africa MEDIAta 2023, curato dall’ Osservatorio di Pavia. Il Report, analizza quale e quanta Africa è passata attraverso i media italiani nei mesi passati, cercando di combattere gli stereotipi e focalizzandosi sugli aspetti virtuosi del continente. Paola Crestani, Presidente di Amref Health Africa in Italia: “Quando si parla di Africa bisogna raccontarne anche gli aspetti di innovazione e le grandi potenzialità"

Beatrice D'Ascenzi – Città del Vaticano

Gli aspetti più virtuosi e innovativi dell’Africa sono sottorappresentati nei media italiani, che troppo spesso preferiscono utilizzare narrazioni bastate su luoghi comuni e falsi miti. È quanto emerge dalla quarta edizione de L'Africa MEDIAta, il rapporto presentato alla stampa da Amref Health Africa-Italia in occasione dell’Africa Day. Curato dall’Osservatorio di Pavia, il dossier – presentato alla stampa a Roma, presso il Binario F - ha l’obiettivo di analizzare come e quanto i media italiani raccontino l’Africa. “È importante dare una narrazione corretta” ha raccontato Paola Crestani, Presidente di Amref Health Africa in Italia a Vatican News, “il nostro sguardo è pieno di pregiudizi che purtroppo derivano da secoli di cultura discriminatoria e anche chi di noi pensa di non avere questa visione, in realtà ne è comunque immerso”.

Ascolta l'intervista a Paola Crestani

La marginalità della comunicazione sull’Africa 

Amref è da sempre molto attiva nel territorio africano attraverso programmi che si occupano di salute, che puntano a rafforzare la gioventù e a incentivare l’empowerment femminile. Attraverso il suo report annuale, tenta di invertire la tendenza legata al racconto che i media mainstream compiono. “Spesso si dà un’immagine dell'Africa legata solo all’ emergenza e alla povertà- continua a spiegare Crestani- Queste sono sicuramente realtà presenti ma ci sono anche degli aspetti di innovazione, di caparbietà, di risorse e di grandi potenzialità nel continente”. A questo proposito, il report mostra chiaramente come, anche nei programmi di intrattenimento, l’Africa sia rappresentata come una sola realtà, priva di specificità e caratterizzata uniformemente da un futuro senza speranza. “Il nostro obiettivo è scardinare questa cultura stereotipata. L’emergenza e la povertà sono sicuramente realtà presenti ma ci sono anche degli aspetti di innovazione, di caparbietà, di risorse e di grandi potenzialità del continente”.

Il ruolo dei media

Paola Barretta, ricercatrice dell’Osservatorio di Pavia sottolinea inoltre come si stia accentuando sempre più una tendenza osservata a partire dal 2020: la riduzione progressiva di notizie sull’Africa: “Nel corso di questi anni abbiamo rilevato come vi siano alcuni aspetti legati a questo continente, che rimangono sostanzialmente ai margini dell'informazione mainstream, in particolare quando parliamo di storie che si legano all'innovazione e alla ricerca scientifica e tecnologica che fanno parte dell’esperienza africana.” I dati mostrano come nel corso del 2022, l’Africa è apparsa in 953 notizie nelle prime pagine di sei testate, ovvero in media 13 volte al mese (-3 rispetto al 2021). Per l’84% le notizie raccontano fatti ambientati in Italia o in altri Paesi occidentali e nello specifico trattano temi legati alla sicurezza e ai flussi migratori (69,1%). Il restante 16,2% di notizie ambientate in Africa si focalizzano maggiormente su guerra e terrorismo (36,4%), non dando spazio ad esempi positivi come il fiorente sviluppo della produzione di startup tecnologiche o le risposte pensate e per la gestione del cambiamento climatico, che fanno parte dell’esperienza africana.

Ascolta l'intervista a Paola Barretta

La necessità di cambiamento

La tendenza non sembra migliorare neanche guardando ai notiziari del prime time e programmi di infotainment. Infatti, nei Tg analizzati sono state rilevate soltanto 1.174 notizie pertinenti (22% in meno rispetto al 2021), di cui il 74% riguardante i flussi migratori e la gestione dell’accoglienza. “Siamo partiti da un dato che è peggiorato ulteriormente rispetto agli anni precedenti- spiega ancora Barretta- ovvero la progressiva assenza dei Paesi africani dal contesto mediatico. Si parla di una notizia ogni due mesi sulle prime pagine dei principali quotidiani nazionali e si riscontra il 2% di attenzione al contesto africano nei telegiornali di prima serata”. In termini numerici questo corrisponde alla media di un'ora di programmazione ogni 87, per quanto riguarda le informazioni e l'intrattenimento. “C'è bisogno di parlare di più di Africa- conclude la ricercatrice- soprattutto non legandola sempre ai flussi migratori e ad una cornice legata all'insicurezza e non all'opportunità.”

 

 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

28 maggio 2023, 09:44