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Proteste in Pakistan per il Kashmir a cui il governo indiano ha sospeso l'autonomia Proteste in Pakistan per il Kashmir a cui il governo indiano ha sospeso l'autonomia 

Scontri armati in Kashmir tra Pakistan e India

Riesplodono i contrasti tra India e Pakistan sulla regione contesa del Kashmir. Scontri armati al confine tra la parte indiana e pakistana hanno causato diverse vittime. Sullo sfondo la recente sospensione dell’autonomia della regione da parte del governo di New Delhi

Giancarlo La Vella – Città del Vaticano

Proseguono gli scontri armati tra Pakistan e India lungo la linea che divide in due regioni distinte il Kashmir. Si segnala la morte di diversi militari dall’una e dall’altra parte. E’ la prima volta che i due eserciti entrano in conflitto, dopo la decisione di New Delhi di sospendere lo speciale status di autonomia di cui gode il Kashmir indiano; decisione controversa, questa, riaffermata dal premier indiano, Narendra Modi.

Kashmir: una questione in piedi dal 1948

E’ da metà del secolo scorso, cioè da quando, a conclusione del colonialismo britannico, India e Pakistan si sono divisi che è nata la questione del Kashmir. Le forze militari dei due Paesi si affrontano in un alternarsi di periodi di scontri armati e periodi di relativa distensione. Di fatto oggi la regione del Kashmir è di fatto amministrata da tre Stati, così suddivisi: l’India, la cui zona di competenza si chiama Jammu e Kashmir, il Pakistan, con l’Azad Kashmir e il Gilgit-Baltistan, e la Cina, che governa sull’Aksai Chin e lo Shaksgam. L'area occupata dal ghiacciaio Siachen, che si trova al confine fra i tre Stati, non ha ancora un confine definito, ma concretamente è controllata dall'India.

Un conflitto che può esplodere?

Secondo Luigi Bonanate, docente di Relazioni Internazionali all’Università di Brescia, è presumibile che il conflitto tra India e Pakistan rimanga a bassa intensità. Una vera e propria guerra, afferma Bonanate, susciterebbe la reazione della comunità internazionale, in particolare della Cina, dato che sia Islamabad che New Delhi sono due Paesi che possiedono l’arma atomica. La recente decisione del premier indiano, Modi, di sospendere l’autonomia del Jammu e Kashmir, e quindi di assumere direttamente il controllo dell’area, è stato un modo per affermare il proprio potere interno, ma comunque ha provocato la preoccupata reazione del Pakistan, innescando frizioni che sono sfociate negli scontri al confine. L’auspicio ora è che la via diplomatica sostituisca quella del ricorso alla forza.

Ascolta l’intervista a Luigi Bonanate

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16 agosto 2019, 13:18