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A Milano al via "Soul", un festival che invita alla bellezza dello stupore

Da oggi 13 a domenica 17 marzo, prende il via la prima edizione del festival di spiritualità che si diffonderà in molti luoghi della città meneghina e vedrà la partecipazione dei più noti protagonisti della cultura. Promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Arcidiocesi di Milano, in questa prima edizione avrà come filo conduttore la “Meraviglia, la vigilia di ogni cosa”. Il curatore Mottola: lo stupore nasce dalla percezione che esiste qualcosa piuttosto che il nulla”

Maria Milvia Morciano – Città del Vaticano

Per cinque giorni Milano si popola di voci, di sguardi e di suoni nuovi: da oggi mercoledì 13 fino a domenica 17 marzo, dall’alba alla sera, il festival di spiritualità Soul diffonderà nel tessuto urbano lezioni e dialoghi, spettacoli, concerti, performance artistiche, laboratori esperienziali, momenti meditativi, musicali e attività per le scuole. Organizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Arcidiocesi di Milano con il patrocinio del Comune di Milano e curato da Luca Bressan, Armando Buonaiuto, Valeria Cantoni Mamiani, Aurelio Mottola, nel primo anno della sua edizione avrà come tema “Meraviglia, la vigilia di ogni cosa. Per invitarci a vedere lo straordinario nell’ordinario”.

L'ispirazione del cardinale Martini

Aurelio Mottola, oltre a essere uno dei curatori del festival, è l’ideatore di Soul e ai media vaticani ha spiegato quali sono le ragioni che lo hanno spinto a muovere questa “macchina” così complessa, alla quale hanno partecipato moltissimi protagonisti tra i più noti di ogni ambito culturale: scrittori, filosofi, teologi e studiosi. Intanto “il tema è stato suggerito - spiega Mottola - da una memoria storica abbastanza profonda. Quando il cardinale Carlo Maria Martini arrivò nella diocesi di Milano, nell'80, in una diocesi che era nota per il 'fare', per l'organizzazione di opere, propose, come primo fra i grandi temi delle sue lettere pastorali, la dimensione contemplativa della vita".

Ascolta l'intervista ad Aurelio Mottola

"Noi come università Cattolica e come diocesi di Milano - dice Mottola - riprendiamo e decliniamo all’oggi quell'intuizione, offrendo alla città, che è nota per essere il laboratorio dell'innovazione economica, tecnologica e finanziaria del Paese, qualche cosa di equivalente alla dimensione contemplativa della vita che è appunto il tema della meraviglia. Più in generale vogliamo offrire, attraverso questo festival, la possibilità di fermarsi e di approfondire i temi della spiritualità perché riteniamo che abbia bisogno di un bilanciamento tra la dimensione ideale e spirituale della vita e quella appunto dell'attività del fare, dell'essere sempre di corsa per conseguire dei risultati. La meraviglia è una disposizione dello spirito di fronte alla vita, una disposizione di apertura rispetto all'altro e all'oltre, che superano il nostro spirito, ci sorprendono, ci inquietano. Sono quelle dimensioni che in qualche modo ci rimettono in cammino sulle strade del 'non già noto'”, conclude l’ideatore e curatore dell'evento. 

Meraviglia è vigilia di ogni cosa, è come un'alba, come una speranza

“Ogni cosa prende consistenza al nostro sguardo soltanto se il nostro sguardo è abitato dalla meraviglia. Quella meraviglia che, ad esempio, è il motore di ogni ricerca filosofica, come Aristotele dice che all'origine della ricerca della sapienza, cioè della filosofia, sta il thauma, cioè lo stupore, la meraviglia. Ed è lo stupore che nasce dalla percezione che esiste qualcosa piuttosto che il nulla”, riflette ancora Mottola. E prosegue: “Allora quando si ha questa profondità di sguardo per cui non si dà per scontato ciò che viene incontro nella vita, ci si apre alla meraviglia, all'apprezzamento di quello che avviene nell'esistenza. Questa è la meraviglia che è anche la condizione perché ogni cosa appaia nella sua preziosità. In questo senso è la vigilia di ogni cosa”.

Guardare con i propri occhi la bellezza intorno

Tra gli argomenti che ruotano intorno alla meraviglia, non può mancare il tema del creato. “Uno degli incontri che qualificherà la proposta di Soul sarà il dialogo tra il cardinale José Tolentino de Mendonça e lo scrittore esperto in fisica e in scienze dure, Paolo Giordano, che sarà incentrato sui temi della custodia della terra. Oggi è molto facile vivere immersi nel virtuale e diventare incapaci di cogliere la bellezza che si trova nella natura, in ciò che ci circonda, mentre cerchiamo molto più spesso la bellezza su uno schermo che non nella realtà delle cose", osserva Mottola.

Un modo per mettere in campo una “Chiesa in uscita”

Una particolarità di Soul è l'apertura. Non soltanto quella fisica, quella dei luoghi messi a disposizione nella città, ma anche quella del dialogo esteso a tutte le religioni, a tutte le espressioni culturali, artistiche ed espressive. Il curatore sottolinea che "le due istituzioni cattoliche cioè l'Università Cattolica e la Diocesi di Milano si fanno promotrici di un'offerta 'gratuita', cioè si mettono a disposizione per creare un'opportunità di riflessione, di dialogo e di ascolto intorno all'umano che è comune. Ed è come se queste due istituzioni cattoliche predisponessero uno spazio, un terreno di dialogo e di incontro fra personalità di diverse tradizioni religiose, tra diverse tradizioni di pensiero, di ciò che Papa Francesco chiama 'Chiesa in uscita'. Con questo festival, la Chiesa esce letteralmente dai propri spazi per incontrare gli altri, le altre tradizioni religiose, le altre tradizioni culturali con un senso di gratuità e con nessun altro spirito se non quello di creare delle condizioni di un discorso comune intorno alle esperienze fondamentali della vita. Questa, secondo noi, è una grande forma di servizio ed è un modo non retorico di declinare la Chiesa in uscita così come Papa Francesco auspica".

Gli obiettivi di "Soul"

Aurelio Mottola conclude riassumendo l'idea del festival e dei suoi obiettivi: "È un festival che mira a far riflettere, a far ascoltare una proposta di notevole spessore culturale e un'offerta non scontata non prevedibile, anche originale, perché si articola secondo molti registri, da quello tipico del pensiero della proposta appunto di una lezione o di un dialogo, fino a dei registri di tipo performativo come dei laboratori, dei workshop, ma anche a momenti come concerti o reading di poesie. Quindi Soul contiene un po’ tutta la tavolozza dei colori di quello che possono essere gli interessi in cui si declina la curiosità dello spirito umano".

 

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13 marzo 2024, 10:24