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Il cardinale Zuppi a Bologna per un incontro sulla Laudato si' al Festival Francescano Il cardinale Zuppi a Bologna per un incontro sulla Laudato si' al Festival Francescano 

Zuppi: se amiamo i giovani creiamo per loro un futuro sostenibile

Al Festival Francescano, nel capoluogo emiliano, il cardinale arcivescovo di Bologna ha partecipato a una tavola rotonda sulla Laudato si’: Dio ci ha consegnato il Creato e dobbiamo insegnare a vivere con le creature che sono fratelli

Vatican News

“Talvolta si sente dire: ma noi che ci importa se si distrugge la terra?”. In realtà “ci importa per gli uomini e per le donne, ci importa per quella vita che il Signore ci ha affidato e che noi distruggiamo con i nostri stili, con i nostri atteggiamenti, con le nostre scelte”. Il cardinale Matteo Zuppi parla nella “sua” Bologna dell’enciclica Laudato si’ che sta per avere una parte aggiuntiva e rilancia la necessità di un Creato che sia custodito, che chiama la “stanza” data da Dio a un’umanità che deve imparare a vivere in modo fraterno.

Il porporato parla nell'Oratorio di San Filippo Neri durante la tavola rotonda “Nuove pagine Laudato Si’ - Il contributo delle religioni e la centralità dei giovani nell'urgenza di un futuro sostenibile”. L'evento è stato organizzato nell'ambito del Festival Francescano dal Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite - tramite il suo Centro UNDP di Roma per il Clima e l’Energia - per discutere di transizione ecologica, dialogo intergenerazionale e interreligioso, nell'attesa della seconda parte dell’enciclica annunciata da Francesco per il prossimo 4 ottobre.

Ascolta l'intervista al cardinale Matteo Zuppi

Zuppi: le religioni responsabili della fraternità universale

Per il cardinale Zuppi, al microfono di Giuliano Giulianini, è centrale il ruolo delle religioni. “Hanno una responsabilità grande - sottolinea - perché Dio ci ha consegnato il Creato e dobbiamo insegnare a vivere con le creature che sono fratelli”. Così come sono importanti i giovani, destinatari del pianeta che viene consegnato loro. “Coinvolgere i giovani nella scelta del futuro, del loro futuro, e aiutarli con le nostre scelte, che sia un futuro sostenibile, credo che sia il primo modo per amarli i giovani per volerli i giovani”.

Guarda il video integrale dell'evento

Giovani, passione e ideali per il pianeta

Nelle due sessioni del convegno, moderate da Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia, si sono avvicendati esponenti del mondo economico, politico, culturale e religioso. Il dibattito ha preso spunto dal dialogo interreligioso e intergenerazionale in sintonia con i Rencontres Méditérranéens di Marsiglia, da dove il Papa ha lanciato in questi due giorni accorati appelli per l'accoglienza e la salvezza dei migranti che attraversano il Mediterraneo.

Anche l’attore e drammaturgo di origine ebraica Moni Ovadia ha ribadito che “tutte le culture monoteiste considerano il Creato opera del divino, quindi sacro. Siamo fatti della stessa materia del pianeta: se avveleniamo il pianeta avveleniamo noi stessi”, definendo quella di Papa Francesco “un'opera di un'eccezionalità” che fa capire la “priorità assoluta” della vita. Alberto Aprea, presidente dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, ha riconosciuto l’importanza dei giovani nella difesa dell’ambiente, capaci di passione e “nuovi ideali”. Sul tema giovani, intenso l’intervento di Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e membro dell’Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza: “I veri maestri - ha detto fra l’altro - sono quelli che permettono agli allievi di superarli, e poi vanno a scuola da loro”. Valdo Spini, esponente della Chiesa Evangelica valdese ed ex ministro dell’Ambiente ha detto di ritenere “attuale e fondamentale” fare su questi temi “un richiamo alle coscienze”.

Ascolta l'intervista ad Agostino Inguscio

Tutela dell’ambiente sia una “cultura”

L'altra sessione di dibattito ha impegnato i relatori nei temi della transizione ecologica, con un focus sul ruolo da accordare ai giovani nelle azioni decisive per uno sviluppo sostenibile. L'orizzonte proposto agli ospiti è stato quello degli appuntamenti internazionali dei prossimi mesi. Roma ospiterà in ottobre “Youth4Climate”, terzo appuntamento dedicato ai giovani impegnati contro il cambiamento climatico, mentre poche settimane dopo, dal 30 novembre al 12 dicembre, Dubai sarà teatro della 28.ma Conferenza delle Parti sui Cambiamenti Climatici (COP28), con il difficile compito di avviare azioni concrete per la necessaria diminuzione delle emissioni planetarie di CO2.

Ascolta l'intervista a Elena Shneiwer

Tra i vari interventi, Agostino Inguscio, direttore del Centro UNDP di Roma per il Clima e l'Energia, intervistato da Gabriele Renzi, ha affermato che “il dialogo intergenerazionale e interreligioso può svolgere una funzione fondamentale nel promuovere buone pratiche e una cultura a tutela dell'ambiente", mentre per la responsabile Sostenibilità e Patrimonio Artistico di Cassa Depositi e Prestiti Elena Shneiwer, sempre al microfono di Gabriele Renzi, “giovani e sostenibilità sono un binomio indissolubile”, poiché le “nuove generazioni sono nate con i valori e la consapevolezza della necessità di ripensare l’attuale modello economico e sociale a favore di uno più attento alla sostenibilità e all’inclusione”.

Ascolta le parole di Mario Antonio Scino

Da parte sua Mario Antonio Scino, capo di gabinetto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha ribadito l'importanza di "investire nella ricerca favorendo una sinergia fra le istituzioni, aziende e società civile favorendo un percorso che tuteli l'ambiente e al contempo i più vulnerabili".

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23 settembre 2023, 19:45