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Rilievo con l'abbraccio tra Pietro e Paolo, Museo Paleocristiano di Aquileia Rilievo con l'abbraccio tra Pietro e Paolo, Museo Paleocristiano di Aquileia  

Tutti i cristiani nell’abbraccio degli apostoli Pietro e Paolo

Come ha ricordato Papa Francesco durante l'Udienza generale, oggi, 25 gennaio, si conclude la Settimana di preghiera per L'unità dei cristiani, iniziativa ecumenica durante la quale tutte le Chiese cristiane pregano insieme per raggiungere la piena comunione. La Settimana si apre nel giorno della memoria della Cattedra di Pietro e si conclude con la festa della Conversione di Paolo, ricreando simbolicamente la concordia delle Chiese, materializzata nell'iconografia degli apostoli abbracciati

Maria Milvia Morciano - Città del Vaticano

La Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani è un'iniziativa internazionale di preghiera ecumenica cristiana che si celebra ogni anno dal  18 al 25 gennaio, nell’emisfero nord del mondo. Dura in realtà non sette ma otto giorni, quindi si deve parlare più propriamente di un ottavario. Sono giorni scelti con un significato simbolico molto preciso: mentre il 18 ricorre la memoria liturgica della Cattedra di San Pietro, il 25  ricorda la Conversione di san Paolo.

Dal Papa l'invito ad essere artigiani di comunione

"In questo giorno in cui celebriamo la Conversione di San Paolo, chiusura della Settimana di Preghiera per l’unità dei cristiani sul tema: 'Imparate a fare il bene, cercate la giustizia' (Is 1,17), chiediamo la grazia di essere rivestiti della luce di Cristo, portatori di un gioioso annuncio a tutti coloro che hanno bisogno di liberazione e di guarigione",  ha  ricordato Papa Francesco durante l'Udienza generale di oggi, nei saluti in francese.  E nei saluti in spagnolo: "Oggi celebriamo la Conversione dell'apostolo Paolo e concludiamo la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. In questo giorno speciale, chiediamo a Gesù Maestro di insegnarci a essere artigiani di comunione, annunciandolo con gioia e semplicità di cuore". Il Papa non ha mancato così di porre in relazione la Settimana di Preghiera con la conversione di san Paolo, evidenziando un nesso profondo, soprattutto quando ha invitato ciascuno di noi ad essere portatore dell'annuncio.

Pietro e Paolo, fratelli inseparabili nella fede

L'ideatore di questa iniziativa fu l'americano Paul Wattson, prima episcopaliano, ovvero anglicano americano, poi sacerdote cattolico,  che nel 1908 a Graymoor, New York, chiamò Ottavario di preghiera per l'unità dei Cristiani. Wattson, individuando queste due ricorrenze come inizio e fine della preghiera, aveva molto ben chiaro il significato del rapporto tra i due apostoli che, fin dall'epoca paleocristiana, simboleggiavano la concordia tra le Chiese, quella occidentale e quella orientale, e si riassumeva nell'iconografia della Concordia Apostolorum,  Concordia degli Apostoli.  Come disse Benedetto XVI:  “La tradizione cristiana da sempre considera san Pietro e san Paolo inseparabili: in effetti, insieme, essi rappresentano tutto il Vangelo di Cristo"  (Santa Messa e imposizione del pallio ai nuovi metropoliti, 29 giugno 2012). Il primo giorno della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, in particolare, coincide con una ricorrenza molto antica, dedicata alla cattedra di san Pietro, memoria risalente al IX secolo, che si è sviluppata sul solco di una dottrina ancora più antica, del III secolo, della cathedra Petri, fondata sul primato di san Pietro come primo Apostolo e come vescovo di Roma.

Nell'emisfero meridionale

Per venire incontro a particolari esigenze - a gennaio nell'emisfero australe,  è tempo di ferie - per l'emisfero sud del mondo è stata scelta la concomitanza con la Pentecoste, che ugualmente riveste profondi significati ecumenici, come dai Suggerimenti del movimento Fede e Costituzione del 1926: si commemora, infatti, la fondazione della Chiesa di Cristo.

I primordi

Iniziative di preghiera per l’unità si riscontrano anche più indietro nel tempo. Alla fine del XVIII secolo, in ambiente protestante, si era pensato a  una ricorrenza dedicata alla preghiera ecumenica per l’unità delle Chiese cristiane. Nella seconda metà dell’800 venne promossa un’Unione di preghiera per l’unità in occasione della festa di Pentecoste, iniziativa sostenuta sia dal Papa Leone XIII sia dai vescovi anglicani. Nel 1902 l’enciclica patriarcale e sinodale Lettera irenica del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Joachim III invitava i cristiani del mondo a pregare per l’unione dei credenti in Cristo.

Scambio epistolare tra continenti

Il primo Ottavario, in forma simile all'attuale, scaturì dallo scambio epistolare di due ministri, che dialogavano da un capo all’altro del mondo,  l'inglese Spencer Jones, anglicano,  e l'americano Paul James Francis Wattson, episcopaliano. L’idea venne per prima al reverendo Jones, che nel 1907 suggerì l'istituzione, per il 29 giugno di ogni anno, di una giornata di preghiera per il ritorno degli anglicani, e di tutti gli altri cristiani, all'unità con la Sede Romana. L'anno successivo Paul Wattson ampliò questa iniziativa, proponendola in forma di un'ottava allo scopo di domandare a Dio "il ritorno di tutte le altre pecore all'ovile di Pietro, l'unico pastore". Ed è nel 1908 che viene fatta risalire convenzionalmente la nascita ufficiale dell'attuale Settimana. Wattson fece iniziare l'ottavario il giorno della festa della Confessione di Pietro, variante protestante della festa della Cattedra di San Pietro che era celebrata il 18 gennaio, e di concluderlo con la festa della Conversione di san Paolo. Da allora queste due date (18 e 25 gennaio) segnano l'inizio e la fine dell'Ottavario nell'emisfero settentrionale.

L'ideatore, Paul Wattson

Lewis Thomas Wattson - il nome Paul James gli è stato dato nella religione - nato nel 1863 da una famiglia episcopaliana a Millington, nel Maryland, crebbe in un momento molto importante per la società americana. Erano gli anni delle sanguinose guerre civili, note come di secessione (1861-1865) e quindi del presidente Lincoln che proprio nell’anno della sua nascita, appunto nel 1863, firmò il Proclama di emancipazione che poneva fine allo schiavismo e liberava oltre 3 milioni di schiavi. Questo clima in fermento, violento ma allo stesso tempo permeato di speranza e rinascita, certamente giocò un ruolo nella formazione del futuro reverendo, particolarmente sensibile al rispetto per la persona umana e la sua dignità. Wattson fu anche tra i fondatori della Catholic Near East Welfare Association, che promuoveva l’aiuto ai cristiani delle Chiese orientali. Istituì inoltre la Union-that-nothing-be-lost, che pure si dedicava all’aiuto dei poveri, dei missionari e degli operatori per l'unità cristiana. Divenne pastore nel 1886 e nel 1898, insieme a madre Lurana White, diede vita alla "Society of the Atonement", una comunità religiosa protestante dedita all'attività ecumenica e ispirata al terz'ordine francescano, dedicato alla Beata Vergine Maria con il titolo mariano di Nostra Signora dell'Espiazione. Nel 1908 a Graymoor, New York, istituì la pratica dell'ottava di preghiera per l'unità dei Cristiani, che in seguito divenne la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. Nel 1909 si convertì al cattolicesimo insieme alla sua comunità, che venne riconosciuta dalla Santa Sede come congregazione religiosa: l'anno seguente venne ordinato sacerdote. Questa figura così importante per l'ecumenismo morì l'8 febbraio 1940 a Garrison, New York. 

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24 gennaio 2023, 11:20