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Gli organismi cattolici per l’infanzia fanno rete per proteggere i piccoli

A Roma, in un colloquio nella casa generalizia del Lasalliani, sono stati presentati esempi di collaborazione, nel campo dell’educazione e della resilienza, per la protezione della dignità e dei diritti dei bambini, da parte di associazioni e congregazioni religiose membri del Bice, l’Ufficio internazionale cattolico dell’infanzia. I vertici del Bice ricevuti oggi da Papa Francesco in Vaticano

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Le associazioni d’ispirazione cattolica e le congregazioni religiose impegnate a favore dell’infanzia e dell’educazione, coordinate dal Bice, l’Ufficio internazionale cattolico dell’infanzia, fanno rete “per proteggere più efficacemente la dignità e i diritti dei bambini”. E’ successo ancora il 6 dicembre a Roma, nella sala Giovanni Paolo II della casa generalizia dei Fratelli delle scuole cristiane, nel colloquio organizzato dal Bice e dai Lasalliani, con la fondazione solidarietà internazionale e il segretariato per la missione educativa, per “mutualizzare e capitalizzare maggiormente le esperienze degli uni e degli altri e rafforzare la visibilità e l’impatto del lavoro svolto”

Una rete di 79 organizzazioni cattoliche

Il Bice, che quest’anno celebra 70 anni di vita , annovera oggi 79 organizzazioni socie nel mondo, una rete che basa la sua missione sulla convergenza tra dignità, spiritualità e diritti e pone al centro il bambino come attore del suo sviluppo”. Nel colloquio sono stati presentati esempi di collaborazioni fruttuose , in particolare nel campo dell’educazione e della resilienza dei bambini, tra i membri e i partners della rete del Bice. Questa mattina il presidente del Bice, Olivier Duval, e alcuni partecipanti al colloquio, sono stati ricevuti in udienza in Vaticano da Papa Francesco.

I tutori di resilienza aiutano i bambini a superare le sofferenze

Sono intervenute, tra gli altri, Cristina Castelli, direttrice dell’Unità di ricerca sulla resilienza, dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano, che forma tutori di resilienza che operano poi con i bambini vittime di violenze, e Maria Franca Posa, responsabile dell’area minori della Caritas di Roma, che ha spiegato l’impatto di questa formazione sugli educatori dei centri di accoglienza per minori non accompagnati di Caritas Roma.

Aula (Bice): confrontarsi e condividere buone pratiche

Moderatrice dell’incontro è stata Alessandra Aula, segretaria generale del Bice, che a Vatican News spiega che il colloquio è stato “un incontro di organizzazioni di ispirazione cattolica, di congregazioni religiose che lavorano nell’ambito dell’infanzia e dell’educazione, soprattutto, per cercare di confrontarci, di condividere buone pratiche, soprattutto per vedere come poter lavorare ancora più efficacemente insieme, in vista anche del trentesimo anniversario della convenzione delle nazioni unite sui diritti dell’infanzia che si celebrerà l’anno prossimo”

Politiche di protezione dell'infanzia

“Molte di queste istituzioni – aggiunge Aula - si sono già dotate di politiche di protezione dell’infanzia, soprattutto quelle che accolgono, nelle scuole per esempio, ragazzi, per sensibilizzare gli educatori e i ragazzi stessi, su che cos’è la violenza, che cos’è l’abuso, e quindi a mettere in atto delle politiche che prevengano prima ancora di proteggere. C’è  anche una condivisione molto forte tra noi istituzioni di Chiesa su come anche sensibilizzare a quella che è la violenza, perché molto spesso si banalizza, e certe forme di violenza non vengono neanche considerate tali, e quindi allertare”.

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Momenti del colloquio sulla protezione dell'infanzia
07 dicembre 2018, 12:56