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VNS – ANGOLA Allarme siccità. Vescovi al governo: “Dichiarare stato di emergenza”

VNS – ANGOLA Allarme siccità. Vescovi al governo: “Dichiarare stato di emergenza”

(VNS) – 13ott21 – Sono milioni le persone che, nel sud dell’Angola, devono affrontare una grave carestia, provocata da una siccità acuta che persiste da più di tre anni. Di fronte a questa drammatica situazione, la Conferenza episcopale nazionale (Ceast) ha chiesto al governo di “dichiarare lo stato di emergenza”. In una nota diffusa l’11 ottobre, i presuli si dicono molto preoccupati per la crisi umanitaria in corso ed esortano l’esecutivo ad invocare l’aiuto della comunità internazionale, nonché a “dare priorità ai programmi che combattono la fame e la povertà”. Esprimendo, poi, solidarietà alla popolazione “costretta a vivere in queste difficili condizioni”, la Ceast auspica che le autorità creino quanto prima “un piano di emergenza” per aiutare i cittadini maggiormente colpiti dalla carestia.

L’appello dei vescovi è arrivato al termine della loro Assemblea Plenaria, svoltasi a Luanda, presso il Santuario di Muxima. Nel corso dei lavori sono stati affrontati anche altri temi, quali il cammino sinodale, il mese missionario di ottobre e i preparativi per celebrare il 30.mo anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II nel Paese, avvenuta nel giugno del 1992. Nel comunicato finale della riunione, inoltre, i presuli esprimono la loro preoccupazione per i "crescenti livelli di insicurezza in tutto il Paese, che non risparmiano le istituzioni religiose”: durante la Plenaria, infatti, due Centri cattolici sono stati rapinati. Si tratta di “situazioni piuttosto gravi” che “la Chiesa cattolica condanna”, spiegano i presuli, perché “la gente non è più al sicuro". Per questo, al governo viene chiesto di "migliorare la capacità di risposta della polizia con mezzi che consentano una migliore mobilità degli agenti".

Al contempo, i presuli rimarcano “la crescente tensione pre-elettorale” che si vive in Angola a causa degli scontri tra i principali schieramenti politici: in vista delle votazioni del 2022, dunque, la Chiesa chiede di “migliorare il clima politico per garantire la pace, la sicurezza e l’armonia tra i cittadini” che, ad ulteriore aggravio, devono affrontare anche “una forte inflazione”.

In Angola vivono, attualmente, oltre 31 milioni di abitanti. Ma secondo un rapporto del Programma alimentare mondiale (Pam), “più di 1,3 milioni di persone nelle tre Province sud-occidentali di Cunene, Huila e Namibe stanno affrontando la fame, poiché la peggiore siccità degli ultimi 40 anni lascia i campi aridi, i pascoli secchi e le riserve alimentari esaurite”. Nel maggio 2021, Pam ha stimato che 6 milioni di persone nel Paese hanno cibo insufficiente e che oltre 15 milioni riducono le spese non alimentari.

A causare la carestia sono i cambiamenti climatici, insieme alla creazione di allevamenti intensivi che hanno allontanato i pastori dalle comunità, lasciando grandi fasce della popolazione in condizioni di insicurezza alimentare.  La siccità ha anche colpito 114mila bambini sotto i cinque anni che soffrono o probabilmente soffriranno di malnutrizione acuta nei prossimi 12 mesi, con gravi effetti sul loro sviluppo fisico e mentale. Intanto, sono sempre più numerose le famiglie costrette alla migrazione, soprattutto in Namibia, in cerca di acqua e pascoli per il bestiame.

Vatican News Service – IP

13 ottobre 2021, 11:29