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VNS – CANADA Monsignor Poisson eletto nuovo presidente dei vescovi

VNS – CANADA Monsignor Poisson eletto nuovo presidente dei vescovi

(VNS) – 5ott21 – È Monsignor Raymond Poisson, vescovo di Saint-Jérôme e di Mont-Laurier, il nuovo presidente della Conferenza episcopale del Canada (Cccb): la sua nomina è giunta al termine dell’Assemblea Plenaria, svoltasi in questi giorni. Nato in Québec, 63 anni, il presule è già stato vice-presidente della Chiesa cattolica nazionale ed ora, nel nuovo incarico, succede a Monsignor Richard Gagnon, Arcivescovo di Winnipeg. A coadiuvarlo sarà Monsignor William McGrattan, 65 anni, vescovo di Calgary, che in precedenza ha prestato servizio come co-tesoriere della Cccb del settore inglese per due mandati. L'Assemblea Plenaria dei vescovi canadesi ha anche eletto un nuovo Segretario generale della Cccb per un primo mandato di tre anni, rinnovabile una volta: si tratta di padre Jean Vézina, sacerdote della diocesi di Sault Ste-Marie, che ha iniziato ufficialmente il suo mandato il 27 settembre 2021.

Nel comunicato finale dei lavori, si ricordano anche due importanti “impegni tangibili”, già resi noti nei giorni scorsi, che i presuli canadesi hanno preso “per camminare con i popoli indigeni lungo il sentiero della speranza e per sostenere iniziative di guarigione e riconciliazione per i sopravvissuti della scuola residenziale, le loro famiglie e comunità”. I due impegni riguardano le scuse dei vescovi del Canada alle popolazioni native e l'annuncio di uno stanziamento finanziario collettivo a livello nazionale con un obiettivo di 30 milioni di dollari per un massimo di cinque anni.

All’inizio della Plenaria il nuovo Nunzio apostolico in Canada, Monsignor Ivan Jurkovic, ha portato a tutti i vescovi “il saluto di Papa Francesco”. Tra i temi in esame, per il secondo anno consecutivo, c’è stata la pandemia da Covid-19, che nel Paese ha provocato, finora, 1,64 milioni di casi in totale ed oltre 28mila decessi, a fronte di una campagna di vaccinazione che ha raggiunto, ad oggi, il 71 per cento della popolazione. I presuli, inoltre, hanno assistito on line alla presentazione di uno speciale Rapporto sull’attività della “Commissione vaticana Covid-19”, a cura del Cardinale Peter Turkson e di Suor Alessandra Smerilli, rispettivamente prefetto e segretario del Dicastero per la Promozione dello sviluppo umano integrale.

Ai presuli canadesi è giunto, poi, il saluto ecumenico da parte della Reverenda Linda Nicholls, Primate della Chiesa anglicana del Canada, un saluto che ha “un significato particolare in quanto il 2021 segna il 50.mo anniversario del Dialogo anglicano-cattolico romano”. Tra gli altri temi in agenda della Plenaria, anche le attività relative alle cure palliative  e l'Anno della Famiglia Amoris Laetitia, indetto dal Papa per celebrare i cinque anni dalla pubblicazione dell’omonimo Esortazione apostolica e che si concluderà a Roma a giugno del 2022, in occasione del decimo Incontro mondiale della famiglia. Un focus particolare è stato riservato, inoltre, alla recente approvazione del disegno di legge che amplia la possibilità di ricevere l’assistenza medica per porre fine alla propria esistenza, precedentemente riservata solo a coloro che avevano “una ragionevole prevedibilità di morte naturale”. Infine, i presuli hanno riflettuto sulla preparazione del Sinodo generale dei vescovi, in programma in Vaticano nel 2023, sul tema “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione".

Da ricordare che, come annunciato dalla Segreteria generale del Sinodo lo scorso maggio, per volontà di Papa Francesco la prossima Assemblea ordinaria dei presuli di tutto il mondo non si celebrerà solo in Vaticano, ma in ciascuna Chiesa particolare dei cinque continenti, seguendo un itinerario triennale fatto di ascolto, discernimento, consultazione. Il cammino sinodale sarà aperto dal Pontefice il 10 ottobre prossimo, per poi svilupparsi lungo tre anni e tre fasi: diocesana, continentale, universale.

La prima, che le diocesi inaugureranno il 17 ottobre sotto la presidenza del vescovo locale, prevede la consultazione dei fedeli e servirà alla Segreteria generale del Sinodo per redigere il primo Instrumentum laboris che sarà pubblicato nel settembre 2022. Quindi partirà la seconda fase che vedrà, fino al marzo 2023, il dialogo “continentale” delle Chiese sul suddetto Documento di lavoro. Da questo confronto la Segreteria sinodale ricaverà un secondo Instrumentum laboris che sarà diffuso nel giugno del 2023. Ad ottobre dello stesso anno, infine, si aprirà la terza e ultima fase, con il Sinodo “universale” in programma in Vaticano.

Vatican News Service – IP

05 ottobre 2021, 11:21