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VNS – IRLANDA Centenario della Legione di Maria. Il vescovo di Achonry ricorda la figura di Frank Duff

VNS – IRLANDA Centenario della Legione di Maria. Il vescovo di Achonry ricorda la figura di Frank Duff

(VNS) – 28set21 -  Monsignor Paul Dempsey, vescovo di Achonry, domenica scorsa, nella Messa celebrata in occasione del centenario della Legione di Maria, nella Basilica di Nostra Signora Regina d'Irlanda, Santuario di Knock, nell’arcidiocesi di Tuam, ha ricordato la figura di Frank Duff, fondatore di questa organizzazione di laici al servizio della Chiesa, volta a proporre l’avanzamento del Regno di Cristo per mezzo di Maria.

Il presule ha ricordato innanzitutto, quando seminarista, 30 anni fa, lavorando per un certo numero di settimane nell’ostello per senzatetto Morning Star di Dublino, ebbe l’occasione di vedere i membri della Legione di Maria in azione.

“Ripensando al tempo trascorso lì – ha raccontato il presule -, mi rendo conto che la Legione, attraverso il suo servizio a coloro che si trovavano nell'ostello, non solo provvedeva ai bisogni fisici dei residenti, come il cibo e l'alloggio, simboleggiati nel Vangelo di oggi con l'offerta di un bicchiere d'acqua, ma forniva anche uno spazio per ascoltare le storie degli ospiti, offrendo loro la dignità e il rispetto cui tutti abbiamo diritto come persone fatte a immagine e somiglianza di Dio”.

Cento anni fa – ha ricordato il vescovo di Achonry - Frank Duff raccolse un piccolo gruppo di persone intorno a sé a Dublino, convinto dell’importanza della partecipazione dei laici alla vita e alla missione della Chiesa.  “Il loro ruolo – ha spiegato - era quello di evangelizzare e diffondere il Vangelo di Gesù Cristo sotto la protezione della Madonna”. Essi, però, non realizzarono allora quanto e “come quella missione sarebbe cresciuta e fiorita nei decenni successivi e avrebbe raggiunto i quattro angoli del mondo”, “stabilendo un modello per quello che sarebbe diventato uno dei temi centrali del Concilio Vaticano II, quello della partecipazione dei laici alla vita e alla missione della Chiesa, qualcosa – ha osservato - che dobbiamo ancora realizzare pienamente nella vita della Chiesa di oggi”.

E Duff può ancora insegnarci molto, ha aggiunto il presule, con la sua vita e il suo ministero. Egli, infatti, era un uomo di discernimento e di preghiera, due aspetti di cui c’è bisogno più che mai oggi, in un momento in cui “stanno succedendo molte cose nella Chiesa ed è facile perdersi”. Duff sapeva inoltre che “non si tratta di ciò che noi vogliamo, ma di ciò che il Signore vuole per la Sua Chiesa”. Si vedeva “come uno strumento nella missione del Signore. Non era la sua missione, era quella del Signore”. Infatti, “potremmo trovarci nell'illusione di essere noi a comandare, ma non è così!” ha affermato monsignor Dempsey. “Il Signore comanda, noi siamo solo strumenti che si inseriscono nel suo piano”.

Infine, al centro del ministero di Frank Duff c'era il senso di unità.  Egli “voleva che le persone della Legione fossero unite nella loro chiamata e missione.  Non c'era spazio per la divisione”. E questo aspetto è fondamentale per la Chiesa di oggi, caratterizzata dalla disunione e dalla polarizzazione. “Alcuni nella Chiesa – ha precisato il presule - vogliono che torniamo al modo in cui le cose erano decenni, e in alcuni casi, secoli fa.  Altri vogliono che la Chiesa cambi la sua Tradizione e adatti le sue prospettive in modi che non ha mai fatto prima”. Frank Duff – ha sottolineato monsignor Dempsey - “rispettava la ricca Tradizione della Chiesa, ma non era rigido al riguardo, era aperto a fare cose nuove e radicali in modo fantasioso. In altre parole, aveva un approccio equilibrato che gli permetteva di coinvolgere le persone nella vita della Chiesa in modi che non erano mai stati fatti prima”. Per questo egli può ancora insegnarci molto, perché l’importante, nonostante le differenze e i diversi approcci presenti, è essere uniti “nel nostro amore per la Chiesa nella sua missione di proclamare il Vangelo”, consapevoli che “c'è posto per tutti nella famiglia che è la Chiesa”.

Per concludere, il vescovo di Achonry, ha augurato che la Madonna, vera discepola di Gesù, guidi tutti i fedeli a seguire l'esempio di Frank Duff.  “Quell'esempio – ha detto - è un esempio di discernimento orante, di consapevolezza che siamo ministri, non messia e che siamo chiamati all'unità, non all'uniformità”.

Vatican News Service - AP

 

 

28 settembre 2021, 12:38