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VNS – SVIZZERA Referendum disuguaglianze patrimoniali. I vescovi: l’iniziativa al 99% è troppo limitata

VNS – SVIZZERA Referendum disuguaglianze patrimoniali. I vescovi: l’iniziativa al 99% è troppo limitata

(VNS) – 16sett21 – Viene comunemente definita Iniziativa 99% l’iniziativa popolare “Sgravare i salari, tassare equamente il capitale” su cui i cittadini svizzeri saranno chiamati a esprimersi il 26 settembre prossimo. Di questa iniziativa, fanno sapere  vescovi svizzeri dal sito dell’Episcopato, si è occupata intensamente la Commissione Giustizia e Pace guidata dal segretario generale Wolfgang Bürgstein, secondo cui “negli ultimi decenni le differenze patrimoniali sono aumentate enormemente, come dimostrano le varie inchieste e statistiche più recenti. In questo contesto entrano in gioco questioni riguardanti la legittimità, i redditi da attività lucrativa e da capitale, ma anche la coesione sociale”.

Stando a quanto evidenziato dalla Commissione, infatti, “in Svizzera l’1% dei ricchi possiede circa il 43% della ricchezza totale. Nella maggior parte dei casi questi capitali elevati provengono da un’eredità e non dal proprio lavoro. Le differenze patrimoniali in Svizzera sono straordinariamente elevate rispetto a tanti Paesi europei vicini – scrive il segretario generale - da questa disomogeneità derivano vantaggi politici, sociali ed economici per pochi, che possono influire negativamente anche sulle decisioni politico-sociali. L’iniziativa 99% intende contribuire a trovare una soluzione a questa situazione”.

Tuttavia, un’analisi più approfondita, la Commissione Giustizia e Pace rileva che il progetto lascia aperte molte questioni: “Una maggiore imposizione fiscale sui redditi da capitale rappresenta certamente una fonte di reddito per lo Stato e per i suoi maggiori compiti, e soddisfa al contempo il principio stabilito dalla Costituzione di una ‘tassazione secondo la capacità economica’, tuttavia non solleva la questione della ripartizione in un più ampio contesto di politica sociale ed economica. Non vengono considerate le questioni relative a uno sgravio fiscale sul reddito da lavoro a svantaggio del consumo delle risorse e di una riforma del diritto in materia di successione orientata più al principio delle prestazioni e meno a quello della discendenza”.

“Una prospettiva etico-sociale mira soprattutto al benessere della comunità e al bene delle parti maggiormente coinvolte: a livello mondiale le enormi differenze di reddito e patrimonio e le relative possibili conseguenze sono un tema che desta preoccupazione – ha concluso il segretario generale - questo progetto di votazione comprende anche la questione di come finanziare in modo giusto le crescenti spese dello Stato. Per questa ragione la commissione Giustizia e Pace condivide la richiesta generale dell’iniziativa. Tuttavia si rammarica del fatto che la legittima richiesta non sia inserita nel contesto molto urgente della necessità di una trasformazione sociale ed ecologica della nostra economia”.

Vatican News Service - RB

16 settembre 2021, 11:11