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VNS – AFRICA DEL SUD #coronavirus Vescovi Imbisa: solidarietà e accoglienza vincono anche la pandemia

VNS – AFRICA DEL SUD #coronavirus Vescovi Imbisa: solidarietà e accoglienza vincono anche la pandemia

(VNS) – 13sett21 – Si sono riuniti a Pretoria, in Sudafrica, per parlare della pandemia ma anche delle conseguenze legate alla corruzione dilagante, i vescovi della Conferenza interregionale dei vescovi dell’Africa del Sud (Imbisa), che su questo hanno rilasciato un messaggio a firma del presidente, monsignor Lucio Andrice Muandula, che è anche vescovo di Xai Xai, in Mozambico.

“Noi, membri del Comitato Permanente Imbisa, abbiamo riflettuto sulla situazione della nostra Regione in questo periodo segnato dalla pandemia Covid-19 – scrivono - ci è apparso chiaro che un buon numero di Paesi sta attraversando un periodo difficile. Questo è dovuto a una varietà di fattori, anche se la causa principale sembra essere legata alla mancanza di buon governo”.

“Questo si vede principalmente nella mancanza di responsabilità e di una cultura del diritto, ma soprattutto dal dilagare della corruzione- aggiungono - la pandemia di Covid-19 ha peggiorato una brutta situazione nei nostri Paesi. Abbiamo assistito ad atti di corruzione legati all'appropriazione indebita di risorse che erano destinate ad alleviare le persone colpite dalla pandemia. Molti giovani, che per tutto il tempo hanno aspettato in disparte, stanno rapidamente perdendo la speranza che le cose possano cambiare. Infatti, alcuni dei nostri Paesi hanno assistito a scene preoccupanti di violenza e saccheggi su larga scala. Il risultato finale di tutto ciò è lo spostamento dei popoli. I Paesi e le comunità che ricevono, normalmente privi di risorse anche solo per provvedere adeguatamente ai propri, trovano ancora più difficile far fronte al fenomeno e a volte questo porta a tensioni tra i nuovi arrivati e la gente del posto”.

“Nostro Signore ci esorta ad essere la luce del mondo e il sale della terra – citano i vescovi il Vangelo di Matteo - Papa Francesco non si stanca mai di esortare tutti a intraprendere un cammino di vera fraternità umana dove il bene comune possa essere promosso in ogni momento e a tutti i livelli. Scrive nella Fratelli tutti: ‘Torniamo a promuovere il bene. Ogni società deve fare in modo che i valori vengano trasmessi; altrimenti, ciò che viene trasmesso sono l'egoismo, la violenza, la corruzione nelle sue varie forme, l'indifferenza e, in definitiva, una vita chiusa alla trascendenza e arroccata negli interessi individuali’".

I presuli intendono, quindi, incoraggiare “la pratica della solidarietà, specialmente con i membri più deboli e bisognosi della società, migranti, rifugiati e altri sfollati. Questo include un atteggiamento di accoglienza verso coloro che bussano alle nostre porte in cerca di bisogni primari, sia che provengano dallo stesso Paese o da altri Paesi”.

Per quanto riguarda la Chiesa, è necessaria una “formazione permanente a tutti i livelli nella promozione del bene comune. Questa dovrebbe essere offerta specialmente a coloro che desiderano assumere un incarico politico. La politica, benché spesso denigrata, rimane una vocazione elevata e una delle forme più alte di carità, in quanto cerca il bene comune, come espresso nella Evangelii Gaudium”.

Sul tema della pandemia, secondo i presuli bisogna “sostenere gli sforzi dei governi e di altre istituzioni nella promozione della salute pubblica. Crediamo che sia un atto d'amore essere vaccinati per il Covid-19 e incoraggiamo tutti a farlo. Crediamo nell'importanza della preghiera e dell'incoraggiamento per tutti gli operatori sanitari e per coloro che hanno sofferto sotto vari mali durante questo periodo, così come per coloro che sono morti. Anche in mezzo a tante difficoltà, la nostra speranza in Cristo rimane, poiché non ci affliggiamo come coloro che non hanno speranza. Il Signore è con noi e non abbandonerà mai il suo popolo”.

Vatican News Service - RB

13 settembre 2021, 12:54