Cerca

VNS – AFRICA Violenze in eSwatini. Appello dell’Imbisa a riconciliazione, pace e dialogo

VNS – AFRICA Violenze in eSwatini. Appello dell’Imbisa a riconciliazione, pace e dialogo

(VNS) – 7lug21 – Riconciliazione, pace, dialogo e promozione del bene comune: sono gli obiettivi auspicati dall’Imbisa (Associazione interregionale dei vescovi dell’Africa meridionale che comprende i presuli di Angola, Botswana, eSwatini, Lesotho, Mozambico, Namibia, São Tomé e Principe, Sudafrica e Zimbabwe) di fronte alla grave situazione che si registra in eSwatini. Da diverso tempo, infatti, il Paese è sconvolto da forti proteste contro il re Mswati III, al potere da più di tre decenni. L’episodio scatenante è stato l’omicidio di uno studente, avvenuto a maggio, per il quale la polizia è ritenuta responsabile. Le manifestazioni sono state represse con il pugno di ferro da parte del monarca e il dispiegamento dell’esercito ha provocato morti e feriti. Di fronte a questo drammatico scenario, l’Imbisa esprime “tristezza e preoccupazione”, invitando tutte le parti in causa “alla moderazione e ad uno spirito di dialogo costruttivo”.

Al contempo, i vescovi condannano “inequivocabilmente” “le uccisioni extragiudiziarie, gli arresti indiscriminati, i sequestri e le torture che sono state denunciate”, nonché “la distruzione della proprietà pubblica e privata” che “va contro il bene comune”. Quindi, l’Imbisa suggerisce sei punti-chiave da seguire: in primo luogo, sulla scia dell’appello lanciato da Papa Francesco all’Angelus di domenica scorsa, i presuli esortano la popolazione in eSwatini a “lavorare per il bene comune, la riconciliazione e la costruzione della pace”, mettendo in atto “la calma e lo spirito di dialogo” in tutti i settori della società: governo, partiti politici, privati cittadini, Chiese e leader tradizionali.

In secondo luogo, l’Imbisa chiede “la cessazione di ogni forma di violenza” perpetrata sia dalle forze di sicurezza che dai manifestanti; un ulteriore appello viene lanciato affinché l’esecutivo garantisca il lavoro dei mass-media, mentre alla comunità internazionale si chiede di “intervenire immediatamente per risparmiare vite umane”. Gli ultimi due punti suggeriti dai presuli riguardano l’esortazione ad osservare, comunque, “i protocolli anti-Covid”, affinché “la vita sia promossa e protetta”, e la preghiera “per il ripristino della pace nel Paese e per tutti i morti e i feriti a causa delle violenze”.

Nonostante questi “tristi avvenimenti - concludono i vescovi dell’Africa meridionale – chiediamo a tutti i fedeli di non perdere la speranza”, perché essa “sa guardare oltre la comodità personale, le piccole sicurezze e compensazioni che restringono l’orizzonte, per aprirsi a grandi ideali che rendono la vita più bella e dignitosa”. La nota dell’Imbisa è firmata dal suo presidente, Monsignor Lucio Andrice Muandula, vescovo di Xai-Xai, in Mozambico.

Vatican News Service -IP

07 luglio 2021, 13:08