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VNS - SVIZZERA No di Giustizia e Pace a nuova legge anti-terrorismo: in gioco le libertà fondamentali dei cittadini

VNS - SVIZZERA No di Giustizia e Pace a nuova legge anti-terrorismo: in gioco le libertà fondamentali dei cittadini

(VNS), 18mag21 - Urne aperte, in Svizzera, il prossimo 13 giugno, quando i cittadini elvetici saranno chiamati ad esprimersi su cinque importanti quesiti referendari. Tra questi, la nuova Legge sulle misure di polizia per combattere il terrorismo (Mpt) che attribuisce alle forze di polizia più mezzi per interventi preventivi in caso di minacce terroristiche. Oggi, infatti, possono intervenire solo quando una persona ha già commesso un reato. L’obiettivo dichiarato dell'esecutivo è garantire più sicurezza e protezione ai cittadini, nel rispetto dei principi dello Stato di diritto.

Tuttavia, secondo i suoi critici, essa sarebbe inefficace a questo scopo, mentre, nonostante preveda una serie di misure contro gli abusi, violerebbe i diritti fondamentali dei cittadini e dei minori. In questo senso si esprime anche la Commissione giustizia e pace della Conferenza episcopale svizzera che si è schierata per il “no”.

"Il fine non giustifica i mezzi" afferma una dichiarazione diffusa oggi dall’organismo dei vescovi.  Nello specifico, secondo Giustizia e Pace, il provvedimento mette in discussione i principi base dello Stato di diritto, come la presunzione di innocenza invertendo l’onere della prova, e la separazione dei poteri. Il rischio – avverte - è che i gruppi sociali marginali, organizzazioni politiche e religiose e minoranze vedano violati le loro libertà fondamentali e diritti umani .

La Commissione evidenzia che esistono già strumenti giuridici a questo scopo, compresa la nuova legge sull'intelligence , la normativa-antiterrorismo e il programma nazionale contro la radicalizzazione e l'estremismo violento. Secondo Giustizia e Pace, le misure di polizia proposte sarebbero un ulteriore passo verso un controllo preventivo e globale della popolazione, compresi i minori di 18 anni.

“La democrazia si nutre di libertà e fiducia. La pace e la giustizia non possono essere raggiunte” da misure che, al contrario, “seminano un sentimento di sfiducia che in ultima istanza fanno più danni alla democrazia e al popolo”, conclude la nota.

Gli altri quattro quesiti su cui dovranno esprimersi i cittadini elvetici al referendum del 13 giugno riguardano: la legge sulle emissioni di Co2, la legge sul Covid-19, il pacchetto di misure di sostegno finanziario adottato dall’esecutivo per aiutare le persone e imprese in difficoltà a causa della pandemia, l’iniziativa per un’”acqua potabile pulita” e quella “per una Svizzera senza pesticidi”, osteggiate queste ultime da alcuni settori economici.

Vattican News Service - LZ

18 maggio 2021, 15:23