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VNS – ALBANIA 25 aprile, elezioni legislative. Vescovi: voto sia onesto, trasparente e democratico

VNS – ALBANIA 25 aprile, elezioni legislative. Vescovi: voto sia onesto, trasparente e democratico

(VNS) – 16apr21 – Urne aperte, domenica 25 aprile, in Albania per il rinnovo dei membri del Parlamento. Una tornata elettorale che la Conferenza episcopale nazionale definisce, in una nota, “una possibilità concreta per esprimere la partecipazione dei cittadini alla vita democratica del Paese”. I presuli auspicano votazioni “oneste e trasparenti”, democratiche e rispettose di ogni voto, di ogni elettore e del risultato finale. “I nuovi eletti – sottolinea la nota - si troveranno ad affrontare diverse sfide”, in primo luogo “la pandemia da Covid-19” che nel Paese ha provocato, ad oggi, 129mila contagi in totale ed oltre 2mila decessi. Ringraziando tutti coloro che, “rischiando la vita”, hanno assistito i malati, i presuli richiamano al contempo la necessità di “strategie psico-sociali efficaci per uscire vittoriosi dall’emergenza sanitaria”. Sul piano politico, urge “la riforma della giustizia” e “il rafforzamento delle istituzioni”; sul piano sociale, serve tenere in considerazione “la grossa ferita dei giovani e delle famiglie che abbandonano l’Albania”, nonché “le situazioni di estrema povertà e la mancanza di servizi essenziali come le strade e le strutture sanitarie”.

Un’ulteriore criticità la Chiesa cattolica di Tirana la riscontra nel preoccupante livello di istruzione in molte zone del Paese e nelle condizioni di vita di alcune fasce della popolazione: tante famiglie, infatti, “stanno ancora soffrendo le conseguenze del terremoto del 2019”. Quindi, una delle priorità del nuovo Parlamento dovrà essere “la ricostruzione, che ha bisogno di procedere necessariamente a ritmi più serrati”. Altrettanto urgenti e necessarie, evidenziano i vescovi, sono l’eliminazione della corruzione che “rimane ancora una pericolosa insidia nelle istituzioni e nella società in generale”, nonché “l’integrazione europea dell’Albania”. Tutte sfide che richiedono “un impegno corale” di tutti, “cittadini e mondo politico”, per costruire “un futuro migliore” per il Paese.

I vescovi albanesi evidenziano, inoltre, tre principî fondamentali: il primo è quello della partecipazione al voto, perché si tratta di “un diritto e un dovere morale di ogni cittadino, da esercitare secondo le leggi vigenti e in piena libertà”, “a prescindere dalla preferenza che ognuno esprimerà”. Il secondo è quello della lotta alla compravendita dei voti, “una grave piaga che deve essere necessariamente sradicata”, perché chi vende il proprio voto per denaro, “vende la sua dignità”, mentre chi compra il voto con il denaro, “approfittando della povertà degli elettori”, “non è degno dell’incarico” che vuole assumere. I presuli bollano, poi, come “inaccettabile” il fatto che il voto venga non solo pagato, ma anche accompagnato “da un giuramento sui libri sacri, da minacce o da promesse di un posto di lavoro” il quale deve essere, invece, “frutto della meritocrazia e non del partitismo o della militanza politica”.

Il terzo punto richiamato dalla Chiesa cattolica albanese è l’invito a guardare alla “integrità morale” dei candidati, perché “non è opportuno votare chi ha un passato poco chiaro”, ma è importante scegliere i propri rappresentanti “con libertà e serenità”, tenendo presente “il bene comune, scopo di ogni attività politica”. La nota episcopale si conclude con l’invocazione alla Vergine Maria, Madre del Buon Consiglio, affinché interceda per il popolo albanese “in questo momento fondamentale per la vita del Paese”.

I principali sfidanti delle prossime elezioni sono Lulzim Basha, esponente del Partito democratico, ed Edi Rama, attuale Premier in carica e membro del Partito socialista; ma cresce l’attenzione per Elton Debreshi, minatore, che è sostenuto dai giovani di sinistra e si presenta alle urne come candidato indipendente, fatto che non accadeva dal 1991, anno della caduta del regime.

Vatican News Service – IP

16 aprile 2021, 15:45