Cerca

Notiziario in latino Notiziario in latino 

Hebdomada Papae, il Gr in latino del 27 aprile

Le notizie vaticane in lingua latina, con traduzione in italiano, in onda ogni domenica alle ore 12.30. In sommario, Francesco all’udienza generale: Palestina e Israele siano due Stati liberi e in buoni rapporti. Al Regina Caeli il Papa invita a non cedere alla logica della rivendicazione della guerra. L’osservatore permanente della Santa Sede presso l’Onu esprime preoccupazione per le violenze sessuali nei conflitti

                                                               “HEBDÓMADA PAPAE”
                                                NOTÍTIAE VATICÁNAE LATÍNE RÉDDITAE
                        Die vicésimo séptimo mensis Aprílis anno bismillésimo vicésimo quarto

(TÍTULI)
In Audiéntia Generáli Francíscus ásserit: Palaestína et Ísrael duae sint Civitátes líberae atque aequo foedere coniúnctae.
Precatiónis témpore quae est Regína caeli cohortátur Póntifex ne belli vindíciis cedátur.
Observátor pérmanens Sanctae Sedis apud Natiónes Unítas suam sollicitúdinem osténdit ob sexuáles in bellis violéntias.

Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus núntios Latínos dicit Catharína Agorelius.

Ascolta il nostro radiogiornale in lingua latina

(NOTÍTIAE)
Regína caeli dicta, Póntifex die domínico vicésimo primo mensis Aprílis, salútans, íterum est cohortátus ut inter Ísrael et Palaestínam violéntia amoveátur. Ante precatiónem sermo factus est de Bono Pastóre, áddita pro vocatiónibus oratióne. Refert Mónia Parente.

Palaestína, Ísrael, Ucraína verbis orationibúsque Pontíficis rursus referúntur, salutántis, postquam Regína caeli dicta est, die domínico Boni Pastóris ac Die mundiáli precatiónis pro vocatiónibus. Póntifex sollicitúdinem ac maerórem osténdit de Médii Oriéntis condicióne ac dénuo est deprecátus ut diálogi ratiónes ac legatórum collóquia praevalérent. Sua ex cogitatióne éxtulit Francíscus Papa sensum “vitam tradéndi” pro óvibus própriis atque plane patére vóluit quod, ad Christi voluntátem, unusquísque est necessárius, qui item invitávit ut coram Iesu communicarémus, nos susceptúro.

Audiéntiae Generális sub finem die quarto et vicésimo mensis Aprílis, post catechésim, tribus virtútibus theologálibus dicátam, pacem invocávit Póntifex pro Médio Oriénte, Ucraína et Myanmár. Bellum – iterávit ipse - máxima est calámitas, ex quo plus lucrántur armórum artífices. Lóquitur Alexánder De Carolis.

Intra funestátam Ucraínam, Palaestínam, Ísrael et Myanmár atque tot álias Natiónes bellum géritur: in Generáli Audiéntia die vicésimo quarto mensis Aprílis veheménter est cohortátus Póntifex ad pacem conciliándam, qui dixit: “Bellum semper funésta est clades ex quo plus lucrántur armórum artífices”, atque suásit ut “Palaestína et Ísrael duae sint Civitátes líberae, aequo foedere coniúnctae”.
Ántehac, catechésis témpore a Pontífice de tríbus virtútibus theologálibus est factus sermo, vidélicet de fide, spe et caritáte. “Ex his christianórum vita notátur”, áddidit, “ipsǽque sunt sui ipsíus sufficiéntiae remédium”.

(NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE)
Sexuáles violéntiae, in locis ubi bellum ágitur, sunt ingravéscens “pestiléntia”. Quod iterávit Observátor Sanctae Sedis apud Natiónes Unítas, Novi Ebóraci, excellentíssimus Gábriel Caccia. Die praetérito vicésimo tértio mensis Aprílis disceptatióni Consílii securitátis praesul intérfuit, cuius títulus “Mulíeres, pax ac secúritas”. Anxíetas quoque patefácta est “propter nummárium subsídium ad pervioléntas consociatiónes necnon hóminum commércium”.

Die vicésimo quinto mensis Aprílis centum quinquagínta anni sunt commemoráti a Guliélmo Marconi nato, qui prǽmium Nobel de phýsica anno millésimo nongentésimo nono est adéptus, quique Papae Pii undécimi rogátu Radiophónicam statiónem Vaticánam exstrúxit, anno millésimo nongentésimo tricésimo primo inaugurátam. Vaticána communicatiónis instruménta anniversárium per videodocumentárium celebravérunt, in quo Marconi vita narrátur, a primis experiméntis apud Villam Griffone usque ad eiúsdem inter Natiónes consecratiónem.

Finem fácimus loquéndi; eventúra, próxima hebdómada.
 

                                                               "HEBDOMADA PAPAE"
                                                    Notitiae Vaticanae Latine redditae
                                                                    27 aprile 2023

(TITOLI)
Francesco all’udienza generale: Palestina e Israele siano due Stati liberi e in buoni rapporti.
Al Regina Caeli il Papa invita a non cedere alla logica della rivendicazione della guerra.
L’osservatore permanente della Santa Sede presso l’Onu esprime preoccupazione per le violenze sessuali nei conflitti.

Un cordiale benvenuto a tutti voi da Katarina Agorelius e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI)
Nei saluti dopo il Regina Caeli di domenica 21 aprile, il Papa ha lanciato ancora una volta il suo appello affinché cessi la violenza tra Israele e Palestina. Nella riflessione prima della preghiera, il pensiero al Buon Pastore con preghiere per le vocazioni. Il servizio di Monia Parente.

Palestina, Israele, Ucraina tornano nelle parole e nelle preghiere del Papa, ancora una volta in occasione dei saluti al termine del Regina Caeli, celebrato nella Domenica del Buon Pastore e Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Francesco ha espresso preoccupazione e dolore per la situazione in Medio Oriente e ha rinnovato l’appello perché prevalgano le vie del dialogo e della diplomazia. Nella sua riflessione il Pontefice si è soffermato sul senso del "dare la vita" per le proprie pecore e ha insistito sul fatto che, per Cristo, ciascuno è insostituibile, invitando a mettersi alla presenza di Gesù e a lasciarsi accogliere da Lui.

Al termine dell’udienza generale del 24 aprile, dopo la catechesi dedicata alle tre virtù teologali, il Papa ha invocato la pace per il Medio Oriente, l'Ucraina e il Myanmar. La guerra, ha ripetuto, è una sconfitta in cui chi guadagna di più sono i fabbricatori di armi. Ce ne parla Alessandro De Carolis.

Dalla martoriata Ucraina, alla Palestina, a Israele, al Myanmar che sono in guerra, e a tanti altri Paesi: il Papa anche all’udienza generale del 24 aprile ha lanciato nuovi e accorati appelli per la pace. “La guerra sempre è una sconfitta e quelli che guadagnano di più sono i fabbricatori di armi”, ha sottolineato, auspicando che Palestina e Israele “siano due Stati, liberi e con buoni rapporti”. In precedenza, durante la catechesi, la riflessione del Papa si è soffermata sulle tre virtù teologali: fede, speranza e carità. “Caratterizzano la vita dei cristiani", ha detto, e sono “l’antidoto all’autosufficienza”.

(NOTIZIE)
Le violenze sessuali nei conflitti sono un “flagello” in aumento. Lo ha rilevato l’osservatore della Santa Sede all’Onu di New York, l’arcivescovo Gabriele Caccia. Il presule è intervenuto il 23 aprile scorso nel dibattito del Consiglio di sicurezza dal titolo “Donne, pace e sicurezza”. Inquietudine è stata espressa anche per “il sostegno finanziario alle organizzazioni estremiste violente e al traffico di esseri umani”.

Il 25 aprile scorso sono stati ricordati i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, il geniale inventore, Nobel per la Fisica nel 1909, che su incarico di Pio XI costruì la Radio Vaticana, inaugurata nel 1931. I media vaticani hanno celebrato l’anniversario con un videodocumentario che racconta la vita di Marconi, dai primi esperimenti a Villa Griffone fino alla sua consacrazione internazionale.

È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

27 aprile 2024, 12:40