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2022.08.31 Símbolos JMJ na Diocese de Bragança-Miranda/Agência Ecclesia  **  Simboli GMG nella Diocesi di Bragança-Miranda/Agência Ecclesia     Programma Portoghese 2022.08.31 Símbolos JMJ na Diocese de Bragança-Miranda/Agência Ecclesia ** Simboli GMG nella Diocesi di Bragança-Miranda/Agência Ecclesia Programma Portoghese 

La Fratelli tutti e il cammino verso la GMG di Lisbona

Alla Pontificia Università Gregoriana si tiene nel pomeriggio il secondo incontro del ciclo di conferenze pubbliche sul tema “Camminando verso Lisbona - 10 anni di Francesco". Si tratta di tre incontri, organizzati in collaborazione con l’Ambasciata del Portogallo presso la Santa Sede, e dedicati alla Giornata mondiale della Gioventù, che concludono il ciclo di conferenze dei Martedì alla Gregoriana 2022-2023.

Debora Donnini – Città del Vaticano

Una festa delle fede che, nel corso degli anni, ha cambiato la vita di migliaia di giovani. Questo e molto altro è l’esperienza delle Giornate Mondiali della Gioventù. Nell’incontro di oggi alla Pontificia Università Gregoriana interviene il cardinale Mauro Gambetti, vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e arciprete della basilica di San Pietro, per dialogare sulla Fratelli tutti con l’avvocato Daniele Bruno, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù, inserita nel Dicastero per i laici, la Famiglia e la Vita. L’avvocato Bruno ci parla del lavoro di supporto alle GMG e della sua esperienza personale nell’intervista a Radio Vaticana – Vatican News:

La Fondazione è nata nel 1991 per promuovere le Giornata Mondiale, della Gioventù Istituite nel 1985 e fortemente volute da san Giovanni Paolo II. L'occasione fu la celebrazione dell'Anno Santo straordinario 1983-1984 durante il quale è nata l'idea di organizzare un incontro di giovani a livello mondiale. Come sostiene le GMG la Fondazione?

La Fondazione ha avuto la missione di supportare quella grande intuizione profetica di San Giovanni Paolo II. In oltre 30 anni di attività, molte iniziative sono state promosse dalla Fondazione: sin dalla sua costituzione ha curato la realizzazione della Rivista “WYD Magazine” celebrativa di ogni Giornata; a partire dal 2013 ha organizzato l’ormai consueto convegno sulla tutela del Creato, ha sostenuto le azioni dell’ufficio giovani del Dicastero, ha supportato anche dal punto di vista pratico-logistico le sue iniziative ed incontri mediante l’aiuto di un gruppo di volontari; ha contribuito alle spese di partecipazione alla GMG di alcuni giovani che, altrimenti, non vi avrebbero potuto partecipare.

Guardando a Lisbona come ci si sta preparando?

È in tale contesto che è nato il quarto Convegno internazionale sulla cura del Creato sul tema “L'impegno dei giovani per l’ecologia integrale. Stili di vita per una nuova umanità”, che si terrà proprio a Lisbona, presso l’Università Cattolica del Portogallo, il 31 luglio prossimo, come reso noto lo scorso venerdì. Collaborano all’organizzazione del convegno il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, di cui la Fondazione costituisce ente strumentale, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano integrale, la Fondazione GMG Lisbona 2023 e altri.

In termini più semplici, l’idea sottesa a tale incontro è che la cura della casa comune e la fratellanza devono necessariamente passare per i concreti stili di vita che tutti i giovani sono chiamati a tenere nella loro vita ordinaria. Si sono, dunque, individuati l’ambito dell’economia, delle risorse naturali, dell’educazione e della famiglia, della politica e della tecnologia. Una sorta di “pentagramma esistenziale”, che rappresenta alcuni ambiti di manifestazione della personalità umana e giovanile. Anche al fine di promuovere quella che il Papa stesso definisce ecologia umana che “ci aiuterà a respirare l’aria pura che proviene dalle cose belle, dall’amore vero, dalla santità”. Saranno chiamati a confrontarsi con i giovani presenti varie persone, giovani e non, appartenenti a diversi mondi (imprenditoriale, dell’associazionismo cattolico e dell’educazione) al fine di porre domande e provare a trovare insieme delle risposte - o comunque si impegneranno a trovarle - che confluiranno in un apposito documento finale.

Date rilievo a temi cari agli stessi organizzatori?

Si, sono temi tutti cari anche alla Fondazione organizzatrice della prossima GMG ad esempio, quello dell’ecosostenibilità e dell’accessibilità anche ai disabili. Nella stessa Lisbona sono già molti i progetti relativi a rendere ecosostenibile l’intero incontro: come ha recentemente ricordato monsignor Aguiar, presidente della Fondazione GMG Lisbona 2023, il luogo dove si svolgeranno la Veglia e la Messa finale, subito dopo la chiusura della GMG, diventerà un parco verde di 50 ettari aperto al pubblico. Si tratta di una ex area industriale recuperata a suo tempo per l’Expo 1998. Ora questo risanamento sarà portato a compimento per la GMG e l’area tornerà a disposizione della città. Così come lo stesso monsignor Aguiar ha affermato che il Comitato organizzatore locale sta lavorando per ridurre e riclicare gli imballaggi dei kit di alimentazione dei giovani.

Anche in tema di inclusività delle persone disabili, si è recentemente deciso che un coro di non udenti animerà la liturgia negli eventi centrali della GMG, con l’intento di permettere ai pellegrini non udenti di interpretare la musica non con la voce, ma utilizzando la Lingua portoghese dei segni.

"Camminando verso Lisbona - 10 anni di Francesco". Questo il titolo dell'incontro. Lo sguardo è rivolto anche alla Fratelli tutti. Come si legano i due eventi?

Si, sono molto contento di potermi confrontare con il cardinale Gambetti sull’Enciclica “Fratelli Tutti” e di come essa, e i valori che intende promuovere, si intersecano con quelli promossi dalla GMG. Mi piace ricordare che la fraternità e l’amicizia sociale sono le due parole nello stesso sottotitolo dell’Enciclica: se queste parole costituissero l’humus dell’esperienza - non solo dei giorni della GMG – ma dell’intera gioventù, potrebbero fornire una diversa chiave di lettura di tutto quanto sta accadendo – alludo, solo a titolo esemplificativo - alla pandemia e alla guerra in Ucraina, nonché a tutte quelle guerre che costituiscono quella terza guerra mondiale a pezzi di cui spesso parla Papa Francesco, e ai danni che sta causando il cambiamento climatico. Non solo una chiave di lettura ma anche, e soprattutto, un modo per quantomeno provare a superare tutte questi “macro problemi”, per passare, in estrema sintesi, dall’egocentrismo all’allocentrismo.

La Croce e la copia dell'icona della Madonna Salus Populi Romani, che giovani dove viene organizzata la GMG successiva ricevono da quelli dove si è svolta precedentemente, sono fra i segni della GMG. Lei stesso ha iniziato collaborando con le GMG. Quale è stata la sua esperienza anche personale?

Si, per anni, e precisamente dal 2005, in occasione della GMG di Colonia, ho collaborato, come volontario, e sempre parallelamente all’attività lavorativa e familiare, con l’allora Pontificio Consiglio per i Laici, ora Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e, in particolare, con il suo ufficio giovani, supportando le iniziative legate al mondo giovanile, in particolare le Giornate Mondiali della Gioventù. Ho, pertanto, vissuto in prima persona quella festa di fede che invade la città di volta in volta ospitante. Ho sempre vissuto questo servizio, da volontario, da membro della Fondazione, e ora da Presidente, come una “chiamata”, un completamento della mia vita ordinaria, messa - anche - a servizio della Chiesa e dei giovani. Un modo per non essere un “giovane da sofà” come ha più volte ricordato Papa Francesco. Anche io, per mutuare il tema della prossima GMG, sono stato chiamato ad alzarmi e ad andare in fretta, perché la chiamata a questo servizio è arrivata quando, sinceramente, avevo altri piani per la mia vita personale e professionale.

"Maria si alzò e andò in fretta" è il tema - tratto dal Vangelo di Luca e riferito all’andare dalla cugina Elisabetta - della GMG di Lisbona 2023. Cosa significano queste parole per lei?

Maria non andò semplicemente ma andò di fretta. Mossa da quella fretta che Papa Francesco definisce buona, ovvero quella “fretta di chi ha ricevuto Gesù e lo vuole portare al mondo”. “La fretta di Maria è la premura del servizio, dell’annuncio gioioso, della risposta pronta alla grazia dello Spirito Santo”, spiega Francesco nel suo Messaggio, e che ci esorta a ripartire. Noi rivolgiamo in fretta l’attenzione alle cose che abbiamo nel cuore, a qualcosa che desideriamo ardentemente. Perché la fretta dei giovani sia “buona” è necessario che non sia essa non sia mera “frenesia”, “ansia” di arrivare da qualche parte e di ottenere qualcosa.

La visita di Maria ha portato felicità, gioia e speranza: quella speranza che costantemente il Papa raccomanda ai giovani di non perdere per evitare di diventare giovani “invecchiati troppo presto”. Quella gioia che il Papa ha, sin dall’inizio del suo Pontificato invitato i giovani a trasmettere, chiedendo loro di avere il coraggio di andare controcorrente e di essere felici …quello stesso coraggio che, evidentemente, ha avuto Maria. Tutto questo è la GMG: andare – in fretta – verso l’altro…e con l’entusiasmo di farlo!

 

 

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18 aprile 2023, 08:00