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Guardie Svizzere, impegni e preparativi per il Triduo pasquale: grande entusiasmo

Esercitazioni e allenamenti nel quartier generale in vista degli impegni papali di questi giorni. "C'è tanto da fare, ma siamo contenti", dice il vice caporale Eliah Cinotti che si fa portavoce della gioia dei compagni per il ritorno alla normalità dopo le restrizioni per la pandemia

Eugenio Bonanata – Città del Vaticano

Entrando in Vaticano dall’ingresso porta Sant’Anna, in questi giorni si sente spesso il rumore dei passi al ritmo dei tamburi proveniente dalla vicina caserma della Guardia Svizzera Pontificia. Ma cosa succede? "Si preparano ai riti pasquali’", rispondono alcuni che conoscono bene le dinamiche interne. “Le esercitazioni si svolgono sempre nel cortile d’onore”, conferma il vice caporale Eliah Cinotti in un reportage di Telepace sull’impegno del corpo a Pasqua che andrà in onda durante la storica trasmissione Non è qui è risorto in onda domenica prossima a partire dalle ore 15.

Il periodo più importante dell’anno

“Assieme al Natale, questo per noi è il periodo più importante dell’anno”, spiega Cinotti sottolineando che la mobilitazione riguarda tutti i membri, tant’è che “le licenze sono sospese in questo periodo”. Oltre alle Guardie in servizio ordinario durante la celebrazione del giorno di Pasqua e quelle impiegate all’interno della Basilica, ce ne sono altre 31 che parteciperanno al picchetto in Piazza San Pietro. Con la corazza indossata sulla divisa di gala e il casco color argento sormontato da una piuma di diverso colore a seconda del grado, la formazione costituisce certamente una delle immagini più rappresentative e conosciute al mondo.

Ascolta l'intervista al vice caporale Eliah Cinotti

Grande entusiasmo

“Nell’occasione – dice ancora Cinotti, rievocando l’antica tradizione pasquale – porteremo la bandiera del Vaticano e non quella del corpo, come invece succede per il giuramento”. Alla base di questa consuetudine c’è la preparazione fisica condotta nelle settimane precedenti. “Occorre allenarsi per riabituarsi alla marcia con il considerevole peso dell’armatura sulle spalle”, precisa Cinotti che indica due strisce blu tracciate sul pavimento del cortile. “Segnano la corretta distanza tra le due file che sarà osservata anche il giorno di Pasqua in piazza San Pietro”. E c’è un altro particolare da tener presente: la formazione uscirà dal cortile d’onore della caserma attraverso la porta ‘viridaria’ che conduce direttamente al di là del Colonnato del Bernini. “Si apre solo a Pasqua, a Natale, per l’elezione del nuovo Pontefice e per il compleanno nostro del corpo”, puntualizza il vice caporale che ci tiene ad evidenziare lo spirito dei preparativi: “Viviamo queste giornate con un grande entusiasmo, anche perché quest’anno le celebrazioni di Pasqua segnano il ritorno alla normalità dopo le restrizioni per la pandemia”.

Far conoscere ai giovani la nostra missione

Dunque, nonostante l’impegno si sia intensificato a partire dal Mercoledì delle Ceneri, c’è molta gioia per le facce nuove e i tanti pellegrini in arrivo a Roma. “Il percorso quaresimale ci ha preparato mentalmente e spiritualmente alla Pasqua”, dice ancora Cinotti che guarda anche al giuramento delle nuove reclute in programma come di consueto il 6 maggio. “Sarà un momento storico – confida – speriamo finalmente di poter vedere tanta gente alla cerimonia al cortile di San Damaso”. Dopo le edizioni in ‘sordina’ degli anni scorsi per l’emergenza sanitaria – alla presenza dei soli parenti strettissimi – sarà l’occasione per festeggiare con amici e familiari e anche per conoscere da vicino la Guardia Svizzera Pontificia. Un impegno prioritario quest’ultimo per il vice caporale, da poco nominato responsabile delle relazioni con i media. “È una sfida far conoscere ai giovani la nostra missione, vista la velocità con cui cambia il modo di comunicare. Noi la stiamo affrontando soprattutto attraverso i social media e in futuro vorremmo incrementare la nostra visibilità”.

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06 aprile 2023, 09:30