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Hebdomada Papae, il Gr in latino dell'11 febbraio

Le notizie vaticane in lingua latina con traduzione in italiano in onda ogni domenica alle 12.30. In sommario: all’udienza generale il Papa ha ripercorso il viaggio in Africa e ripetuto il “no” alla violenza e alla rassegnazione e il “sì” alla speranza. Il pensiero del Pontefice per le vittime del terremoto in Siria e Turchia e l’invito alla solidarietà: “Prego per loro”. Videomessaggio di Francesco nella Giornata mondiale contro la tratta di persone: “Prevenire questa piaga vergognosa”

                                                              “HEBDÓMADA PAPAE”
                                                     Notítiae Vaticánae Latíne rédditae
                            Die undécimo mensis Februárii anno bismillésimo vicésimo tértio
(TITULI)
In Audiéntia Generáli Papa iter memorávit in África et confirmávit: «Sat violéntia et demíssio ánimi; spes sit!».
Póntifex mentem convértit ad víctimas terrae motus Sýria et Túrcia et adhortátur ad solidarietátem: «Orámus pro eis».
Núntius televisíficus Francísci Papae pro Die Mundiáli contra commércium hóminum: «Turpi huic pesti caveámus ».

Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus dicit Eugénius Murrali et bene felicitérque sit vobis audiéntibus núntios latína língua prolátos.

Ascolta il nostro radiogiornale in lingua latina

(NOTITIAE)
Mens Papae Francísci ad iter suum recens in África, in Congo scílicet et Sudánia Austráli, íterum convérsa est in Audiéntia Generáli praetéritae fériae quartae. De his refert Alexánder De Carolis:
Fere “libéllus de itínere” fuit, grato ánimo ad Dóminum refértus, qui ei concéssit, ut duas civitátes áfricas visitáret et sómnium perfíceret pópulis Congénsi et Sudaniénsi Austráli adeúndi, a die tricésimo primo Ianuárii ad diem quintum Februárii. Audiéntia Generális tempus fuit praecípua quaedam repeténdi, sícuti exémpli grátia mónitum illum «Sat África prave uti!», Kinsásae in Congo dictum; vel occúrsum «cum víctimis violéntiae in Congo orientáli, quae régio abhinc annis bello inter manípulos armátos oeconómicis et políticis cupiditátibus oboediéntes vastátur». Francíscus étiam recordátus est quae coram illis aerúmnis clamávit: «Sat violéntia et demíssio ánimi! Spes et reconciliátio sint!». Papa quoque memorávit visitatiónem Iubae, quae caput urbs est Sudániae Austrális, ubi degit «peregrinatiónem oecuménicam pacis una cum moderatóribus duárum Ecclesiárum, quae ab antíquo in illa regióne adsunt, Commúnio scílicet ánglica et Ecclésia Scótiae», cuius partes egérunt Archiepíscopus Cantabrigénsis Iustinus Welby et Moderátor Generális Ioánnis Greenshields.

Expléta Audiéntia Generáli, verba consolatiónis et proximitátis Papa dixit ac pro pópulis Túrciae et Sýriae hortatiónem réttulit, quos féria secunda praetérita immánis terrae motus quassávit. Refert Catharína Agorelius:
«Mens mea nunc ad pópulos Túrciae et Sýriae dirígitur, immáni terrae motu dire quassátos, qui innúmeros mórtuos et sáucios génuit. Ex corde pro eis precámur, proximitátem Nostram his pópulis communicántes, victimárum propínquis et ómnibus ex tanta atróci calamitáte laborántibus». Participátio atque hortámen ad solidarietátem micant e verbis Papae Francísci, qui de multis terrae motus víctimis cógitat, quarum númerus iam excédit vigínti mília hóminum. Póntifex grátias egit ómnibus in tantis aerúmnis subveniéntibus illis in regiónibus ádmodum bello iam vexátis. In conclusióne Beátae Vírgini Dóminae Nostrae soróres et fratres illárum regiónum commísit. Mínime étiam hac in occasióne défuit méntio Ucraínae: «Nolímus oblivísci passiónum pópuli Ucraíni, tam dire excruciáti frigóre, abséntia lucis, tepóris, in bello».

(NOTITIAE BREVISSIMAE)
In oratióne prodúcta fériae quartae praetéritae, instrumentórum informaticórum ope transmíssa, pro Die Mundiáli contra Hóminum Commércium perácta, Francíscus Papa núntium televisíficum misit, quo iúvenes praesértim appéllat déditos obsisténdo iníquo personárum úsui sexus vel óperis cáusa, potíssimum eórum qui discrimínibus vel bello labórant: «Vias quǽrite perseveránter ad tantum turpe ulcus praeveniéndum, tamquam humánae dignitátis missionárii».
Papa Francíscus féria quinta praetérita Consociatiónem «Exercitatiónes Lúdicrae In Vaticáno» accépit, quae ad lúdicra exercéntes pértinet opus suum apud Cúriam praestántes, quibus tres praecípuas athletárum osténdit normas, scílicet exercitatiónem, disciplínam et instínctum.
Éxplicit haec edítio, omnes, qui auscultátis, invitámus in hebdómadam próximam.

 

                                                              “HEBDOMADA PAPAE”
                                                  Notitiae Vaticanae Latine redditae
                                                                11 febbraio 2023

(TITOLI)
All’udienza generale il Papa ha ripercorso il viaggio in Africa e ripetuto il “no” alla violenza e alla rassegnazione e il “sì” alla speranza.
Il pensiero del Pontefice per le vittime del terremoto in Siria e Turchia e l’invito alla solidarietà: “Prego per loro”.
Videomessaggio di Francesco nella Giornata mondiale contro la tratta di persone: “Prevenire questa piaga vergognosa”.

Un cordiale benvenuto a tutti voi da Eugenio Murrali e bentornati all’ascolto del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI)
Il pensiero di Papa Francesco non poteva non andare al recente viaggio in Africa, tra Congo e Sud Sudan, durante l’udienza generale di mercoledì scorso. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Quasi un diario di viaggio, pieno di gratitudine al Signore per avergli permesso di visitare due Paesi africani e di realizzare il sogno di incontrare il popolo congolese e quello sud sudanese, dal 31 gennaio al 5 febbraio scorso. L’udienza generale è stata un’occasione per ripercorrere alcuni momenti importanti, come il “Basta sfruttare l’Africa”, pronunciato a Kinshasa, ma anche l’incontro “con le vittime della violenza nell’est del Paese, la regione che da anni è lacerata dalla guerra tra gruppi armati manovrati da interessi economici e politici”. E Francesco ha ricordato quanto pronunciato di fronte a quelle sofferenze: il “no” alla violenza e alla rassegnazione, il “sì” alla speranza e alla riconciliazione. Il Papa ha richiamato anche la visita a Giuba, capitale del Sud Sudan, dove ha vissuto “un pellegrinaggio ecumenico di pace, compiuto insieme ai capi di due Chiese storicamente presenti in quella terra: la Comunione anglicana e la Chiesa di Scozia”, rappresentate rispettivamente dall’arcivescovo di Canterbury Justin Welby e dal moderatore generale, Iain Greenshields.

Alla fine dell’udienza generale il Papa ha avuto parole di conforto e vicinanza e ha rivolto un appello per le popolazioni della Turchia e della Siria colpite lunedì scorso da un catastrofico terremoto. Il servizio di Katarina Agorelius:
“Il mio pensiero va, in questo momento, alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto, che ha causato migliaia di morti e di feriti. Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità”. Partecipazione e incoraggiamento alla solidarietà nelle parole di Papa Francesco che pensa alle molte vittime del terremoto, ormai oltre 16 mila. Il Pontefice ha ringraziato tutti coloro che stanno portando soccorso in condizioni difficilissime e su territori in parte già feriti dalla guerra. Concludendo ha affidato alla Madonna le sorelle e i fratelli di queste terre. Non è mancato anche in questa occasione un riferimento all’Ucraina: “Non dimentichiamo la sofferenza del popolo ucraino, così martoriato: con questo freddo, senza luce, senza riscaldamento, e in guerra”.

(NOTIZIE)
Alla maratona di preghiera online organizzata mercoledì scorso per la Giornata mondiale contro la tratta di persone, Francesco ha inviato un videomessaggio in cui si rivolge in particolare ai giovani impegnati nella lotta allo sfruttamento sessuale o lavorativo di quanti sono resi maggiormente vulnerabili da crisi e guerre: "Non stancatevi di cercare strade per prevenire questa piaga vergognosa", siate “missionari della dignità umana”.

Papa Francesco ha ricevuto giovedì scorso l’Associazione “Sport in Vaticano”, composta da sportivi che lavorano nella Curia, e ha indicato le tre regole fondamentali per l’atleta: allenamento, disciplina e motivazione

È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.

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11 febbraio 2023, 12:40