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Hebdomada Papae, il Gr in latino del 12 novembre

Le notizie vaticane in lingua latina, con traduzione in italiano, in onda ogni domenica alle ore 17.30. In sommario il viaggio apostolico nel Regno di Bahrein. Durante la conferenza stampa sul volo di rientro a Roma, Francesco ha parlato dell’urgenza di trovare la pace in Ucraina e del lavoro che fa la Santa Sede per favorirla. Nella settimana in cui ricorre la Giornata Mondiale dei Poveri, il Papa ha benedetto una scultura che raffigura la condizione dei senzattetto

“HEBDÓMADA PAPAE” 
Notítiae Vaticánae Latíne rédditae 
Die duodécimo mensis Novémbris anno bismillésimo vicésimo secúndo

(TÍTULI)

Iter fecit Francíscus Papa quattuor diébus in Baharínum Regnum ut fratérnitas cum muslímis homínibus solidarétur utque illíus loci Ecclésiam invíseret.

Diurnários allóquens, cum Romam a Baharína Ínsula redíret, Francíscus necessitátem áttulit pacis in Ucraína consiliándae atque óperae item quam Sancta Sedes navat ad eándem fovéndam.

In hebdómada qua Dies Mundiális Páuperum commemorátur, Francíscus Papa signum quoddam benedíxit quod, áliquo modo, tecto caréntium condiciónem fingit, quod opus fecit Timótheus Schmalz.

Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus dicit Márius Galgano et bene vobis sit audiéntibus núntios Latína lingua prolátos.

Ascolta il radiogiornale in latino

(NOTÍTIAE PRAECÍPUAE)

A die tertio ad diem sextum mensis Novémbris Francíscus Papa Baharínum Regnum invísit, qui primus fuit Póntifex hanc petens Natiónem Sinus Pérsici. Undequadragésimum iter apostólicum Summi Pontíficis distínguitur quod muslímos hómines convénit ac simul christiánam pusíllam communitátem. Particulátim refert Olga Sakun.

Quattuor dies in Baharína Ínsula actuóse transégit Francíscus Papa, quo pervénit, in primis ut Congréssum participáret Diálogi Orientális Occidentalísque, ex quo humánus convíctus roborarétur. Occúrsui muslími et christiáni moderatóres interfuérunt, qui per suas experiéntias ratiónes significárunt ad pacem in terra confirmándam. Suo in sermóne Póntifex postulávit ut “mortis mercátui” se oppónerent, violéntos segregárent qui Dei nómine abutúntur atque cuiúsque géneris fulciméntum recusárent térrorum mótuum. Inter cétera Francíscus seniórum muslimórum consílium convénit, oecuménicae precatióni praesédit atque cum fidélibus cathólicis sacram Eucharístiam quodam in stádio celebrávit. In Audiéntia Generáli die Mercúrii praetériti iter summátim réferens, dixit Póntifex diálogi, occúrsus, proféctus experiéntiam fuísse.

Iterum iterúmque ad “sauciátam”, ut ait, Ucraínam Se réttulit Póntifex. De hoc est locútus, cum aeropláno Romam redíret, itínere in Baharínam Ínsulam confécto, addens quod eníxe fecit ac fácere pergit Sancta Sedes ad pacem provehéndam. Refert Alexánder De Carolis.

Ter cum Ucraíno prǽside Vladímiro Zelenski  est locútus Francíscus Papa atque Russum regímen per legátum apud Sanctam Sedem áttigit. Ómnia haec ut aggressiónis bellum sísteret quod inde a mense Februário a Rússia Ucraína pátitur. Sic explicávit Póntifex ex eo quod plúries in Urbe Vaticána factum est ad pacem inter finítimas Natiónes conciliándam. Cum aeropláno Romam redíret, magnam ánimi affectiónem in utrúmque pópulum osténdit Póntifex, éxplicans Se “sauciátam” Ucraínam memoráre quia feritátem mercenariórum vidit qui eam appetivérunt, quique autem Russi pópuli offício mínime fungúntur. Póntifex quoque dixit de pace requirénda multa fecísse Sanctam Sedem in bonum éxitum evasúra.

(NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE)

Intra Diem Mundiálem páuperum, die domínico tértio décimo mensis Novémbris celebrándum, in Audiéntia Generáli signum benedíxit Francíscus, cúius títulus est “Refúgium”, quod factum est ut in hómines domicílio caréntes mens converterétur. Opus a Canadénsi artífice factum est, qui Timótheus Schmalz appellátur, quod dono dedit Vincentiána Família, quae cóndita est ut tecto caréntes iuvaréntur, qui hódie in toto terrárum orbe sunt décies mílies centéna mília.

Quaedam nuntiánda censúimus, cétera nova in próximam hebdómadam. 

 

HEBDOMADA PAPAE 
12 novembre 2022

(TITOLI)

Papa Francesco ha compiuto un viaggio di quattro giorni al Regno di Bahrein per rafforzare la fratellanza con il mondo musulmano e visitare la Chiesa locale.
Durante la conferenza stampa sul volo di rientro dal Bahrein a Roma, il Pontefice ha parlato dell’urgenza di trovare la pace in Ucraina e del lavoro che fa la Santa Sede per favorirla.
Nella settimana in cui ricorre la Giornata Mondiale dei Poveri, Papa Francesco ha benedetto una scultura che raffigura la condizione dei senzattetto, opera dell’artista Timothy Schamlz.

Un cordiale benvenuto a tutti voi da Mario Galgano e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI)

Dal 3 al 6 novembre Papa Francesco ha visitato il Regno del Bahrein, diventando il primo Pontefice a recarsi in questa nazione del Golfo Persico. L'incontro con il mondo musulmano e la sua presenza in mezzo alla piccola comunità cattolica hanno segnato il 39.mo viaggio apostolico del Santo Padre. Olga Sakun ci racconta i dettagli.

Papa Francesco ha trascorso quattro giorni intensi in Bahrein, dove è arrivato innanzitutto per prendere parte al Forum per il Dialogo Est-Ovest, un evento volto a rafforzare la coesistenza umana. All'incontro hanno partecipato leader musulmani e cristiani, che a partire dalle loro esperienze hanno indicato i modi per rafforzare la pace sulla terra. Nel suo discorso, il Papa ha chiesto di opporsi al "mercato della morte", di isolare i violenti che abusano del nome di Dio e di fermare ogni tipo di sostegno ai movimenti terroristici. Tra le altre attività, Francesco ha anche incontrato il consiglio degli anziani musulmani, ha presieduto una preghiera ecumenica e ha celebrato l'Eucaristia con i fedeli cattolici in uno stadio. Riassumendo il suo viaggio durante l'udienza generale di mercoledì scorso, il Papa ha detto che è stata un'esperienza di dialogo, di incontro e di cammino.

Ancora una volta il Papa a fatto riferimento a quella che lui chiama la “martoriata” Ucraina. Ha parlato di questo durante il volo di rientro a Roma dopo il suo viaggio in Bahrein, spiegando i diversi sforzi che ha fatto e continua a fare la Santa Sede per promuovere la pace. Sentiamo Alessandro De Carolis.

Papa Francesco ha parlato tre volte con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e ha avuto anche contatto con il governo russo tramite il suo ambasciatore presso la Santa Sede. Tutto per aiutare a fermare la guerra di aggressione che da febbraio soffre l’Ucraina da parte dalla Russia. Così ha spiegato il Pontefice parte dei diversi lavori fatti dal Vaticano per ritrovare la pace fra i due paesi vicini. Durante il volo che l’ha riportato a Roma, Francesco ha manifestato il suo grande affetto sia per entrambi popoli, spiegando che chiama “martoriata” l’Ucraina perché ha visto la crudeltà dei mercenari che l’hanno messo sotto attacco, e che però non rappresentano proprio il popolo russo. Il Papa ha detto pure che in questo intento di cercare la pace, la Santa Sede ha fatto tanti incontri riservati che hanno avuto buon esito.

(NOTIZIE BREVI)

Nell’ambito della sesta Giornata mondiale dei poveri, che si celebra domenica 13 novembre, Papa Francesco ha benedetto durante l’udienza generale una scultura, intitolata “Rifugio” che è stata realizzata per accendere i riflettori sul problema delle persone senza fissa dimora. L’opera è stata creata dall’artista canadese Timothy Shmalz, ed è stata donata alla Famiglia vincenziana fondata per assistere ai senzatetto, che oggi sono più di un miliardo in tutto il mondo.

Questo è tutto per le notizie di oggi. Ci incontriamo la prossima settimana.

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12 novembre 2022, 12:40