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Fazzini: un tour in varie città italiane per parlare di “Profeti di Fratelli tutti”

Ruota attorno a don Tonino Bello e a Charles de Foucauld il giro in più tappe che parte il 26 aprile da Correggio, in provincia di Reggio Emilia. Al centro dell’iniziativa due volumi della Libreria Editrice Vaticana dedicati ad altrettante figure chiave della Chiesa del Novecento accomunate dal forte richiamo alla fraternità universale

Eugenio Bonanata – Città del Vaticano

Punta su due discepoli della fraternità universale il tour della Libreria Editrice Vaticana intitolato “Profeti di Fratelli tutti” che si svolgerà in diverse città italiane. Da un lato ci sono don Tonino Bello e Charles de Foucauld e dall’altro due volumi LEV freschi di stampa che raccontano la biografia e la spiritualità di entrambe le figure: uno è “Mio Dio, come sei buono”, scritto da padre Andrea Mandonico, il postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione di Charles de Foucauld; l’altro è “Testimone e maestro di virtù” di monsignor Domenico Cornacchia, il successore di don Tonino Bello al timone della diocesi di Molfetta.

E sarà proprio monsignor Cornacchia ad aprire il ciclo con la prima tappa in programma il 26 aprile a Correggio, in provincia di Reggio Emilia, nell’ambito di un evento realizzato con il supporto della diocesi locale e dell’unità pastorale Beata Maria delle Grazie. Nei giorni a seguire si svolgeranno gli altri appuntamenti a Bolzano (il 27 aprile) su invito dell’Azione Cattolica, di Pax Christi e della parrocchia di Tre Santi; a Lecco (il 28 aprile) presso la Casa sul Pozzo; e a Verona il 29 aprile (presso il monastero del Bene Comune di Sezano). Dal 3 al 6 maggio si proseguirà con il libro su Charles de Foucauld, sempre nell’area nord del Paese. Poi ci si sposterà al centro-sud.

La fraternità incarnata

“L’obiettivo – sottolinea il responsabile editoriale della LEV, Lorenzo Fazzini – è di approfondire la conoscenza di due personaggi chiave della Chiesa del Novecento che hanno incarnato quella che Papa Francesco ha definito la fraternità universale”. Sebbene vissuti in epoche e circostanze diverse – prosegue – “entrambi sono rappresentanti di questa profezia per una fraternità che si esplica nel dialogo, nell’incontro, nell’accoglienza dell’altro e nella ricerca della pace”. Tanta la curiosità attorno all’iniziativa che porta il libro al di fuori delle librerie per stimolare un’occasione non solo di conoscenza, ma anche di incontro e di relazione “in presenza”dopo il lungo stop imposto dall’emergenza sanitaria.

“È soprattutto l’attualità delle due figure a suscitare l’interesse”, chiosa Fazzini. “Don Tonino Bello è sempre stato di grande richiamo soprattutto in alcuni ambienti ecclesiali che si dedicano maggiormente al tema della pace e della povertà, e la sua conoscenza si sta universalizzando dopo che è stato dichiarato venerabile”. E si potrebbe dire lo stesso per Charles de Foucauld, che il prossimo 15 maggio verrà canonizzato. “Una figura molto attraente ed eloquente per la contemporaneità, visto il suo richiamo al primato del Vangelo e la sua apertura all’incontro con l’altro”.

Segni di speranza

Le pagine ricordano l’impegno di Charles de Foucauld nel deserto del Sahara al fianco dei Tuareg e la partecipazione di don Tonino Bello alla marcia per la pace nella Sarajevo assediata del 1992. Esempi nel solco del dialogo che rappresenta il messaggio prioritario di cui tour della LEV vuole farsi interprete. “Certamente – dice Fazzini – parlare di queste due figure in un tempo in cui la guerra è nel cuore stesso dell'Europa diventa un segno di speranza: significa raccontare che c'è un modo diverso di affrontare le questioni che non sia la forza, la violenza, la sopraffazione, l’odio e anche la vendetta. Vogliamo ribadire che ci sono altre modalità come quella del perdono, della riconciliazione, del fare il primo passo verso l’altro, che è quello che Papa Francesco continuamente ci invita a fare”. Una prospettiva poco in linea con la mentalità corrente che ci parla continuamente di altro. “Questa – precisa Fazzini - è la logica del disarmo totale, perché solo così si può costruire davvero un futuro di pace: certamente – conclude – è una sfida ed è un rischio. Però, il Vangelo stesso è una sfida e un rischio”.

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24 aprile 2022, 08:59