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In Italia si celebra la Giornata nazionale contro la pedofilia In Italia si celebra la Giornata nazionale contro la pedofilia

Giornata contro la pedofilia, Parolin: si riaffermi la dignità dei più piccoli

Il segretario di Stato vaticano ha inviato un messaggio in occasione dell’incontro promosso da Telefono Azzurro e incentrato sul tema “Dignità dei bambini e degli adolescenti al tempo del Covid”. Il porporato sottolinea che è necessario "un approccio più incisivo nell'educazione delle giovani generazioni"

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

Riflettere sui passi compiuti nel campo della difesa dei minori e sottolineare l'importanza di continuare ad agire insieme, cooperando anche nell'ambito della Child Dignity Alliance, alleanza istituita a seguito del Congresso del 2017 “Child Dignity in the Digital World”. Promuovere il confronto tra istituzioni, media, esperti nazionali e internazionali, per rispondere al turpe fenomeno, in pericolosa crescita, degli abusi sessuali. Sono queste le finalità dell’incontro “Dignità dei bambini e degli adolescenti al tempo del Covid”, evento promosso da Telefono Azzurro in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede in occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia.

Parolin:  si riaffermi il valore inestimabile della vita

Durante l’incontro, tenutosi a Palazzo Borromeo e trasmesso in diretta streaming anche attraverso il canale youtube di Vatican News, è stato letto il messaggio del segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin. Il porporato, riferendosi all’iniziativa promossa da Telefono Azzurro, ricorda che l’evento organizzato oggi “intende mettere in luce rischi, paure e pericoli a cui va incontro oggi la  parte più  fragile della  nostra  società,   bambini  e  adolescenti”. Ed auspica  che l'odierno momento di  riflessione “riaffermi il valore inestimabile della vita e della dignità dei più piccoli e dei più indifesi”. Il cardinale Parolin, nel suo messaggio, indica anche una priorità: “il dovere di un approccio più incisivo nell'educazione delle giovani generazioni, per un radicale rifiuto di ogni  violenza e sopraffazione a danno dei minori”.  E per “un uso sempre più corretto dei mezzi  di  comunicazione”.

Un turpe fenomeno in costante evoluzione

All’incontro ha partecipato, tra gli altri, anche il Cardinale O'Malley che ha illustrato l’attività della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori. Monsignor Hans Zollner, docente dell’Università Gregoriana e direttore del “Centre for Child Protection”,  ha ricordato inoltre alcuni dati presenti nel volume "Online Child Sexual Exploitation. Treatment and Prevention of Abuse in a Digital World", pubblicato da Springer e curato dal professor Ernesto  Caffo, presidente e fondatore di Telefono Azzurro in qualità di responsabile scientifico del convegno “Child Dignity in the Digital World” svoltosi nel 2017 presso la Pontificia Università Gregoriana. Complessivamente, i dati sull’abuso sessuale confermano che si tratta di un fenomeno costantemente in evoluzione. Il Consiglio d’Europa stima che nel vecchio Continente 1 bambino su 5 subisca abusi. Nel Regno Unito si ritiene che il 7,5% degli adulti abbia subito abusi sessuali prima dei 16 anni I dati internazionali confermano anche che, nei casi di abuso sessuale, le vittime nella maggior parte dei casi fatichino a chiedere aiuto e optino per rimanere nel silenzio.

Le insidie della rete

Durante l’incontro si è anche ricordato un altro preoccupante trend: da tempo, e anche in questo periodo scosso dalla pandemia, Internet e le tecnologie digitali hanno contribuito ad esporre bambini e adolescenti a un nuovo livello di vulnerabilità. Nel report annuale pubblicato lo scorso anno, Internet Watch Foundation (aprile 2020) segnala - in riferimento all’anno 2019 - un incremento del numero di siti web che ospitano immagini o video 3 raffiguranti abusi sessuali a danno di minori. In un terzo dei casi, questi contenuti sono prodotti dai bambini stessi, a fronte di un inganno o di un ricatto. La maggior parte di questi contenuti raffigurano minori pre-adolescenti, tra gli 11 e i 13 anni. I dati del Centro di Ascolto e Consulenza di Telefono Azzurro dimostrano inoltre che Internet e le nuove tecnologie hanno accresciuto adescamenti sessuali e abusi sui minori. 

Il ministro Bonetti: regole per i social

All’incontro è intervenuto anche il Ministro per le Pari Opportunità e della Famiglia, Elena Bonetti. Al microfono di Alessandro Guarasci sottolinea che si deve attuare, in particolare, un’azione educativa nei confronti dei più piccoli e delle loro famiglie affinché si possa abitare con precise regole uno spazio come quello dei social.

Elena Bonetti: abitare lo spazio dei social con regole precise

Caffo: più norme su Internet 

Il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, riferendosi ai rischi in Internet, sottolinea in particolare che è necessario formare i ragazzi ad un uso corretto delle nuove tecnologie. Occorre anche avere ulteriori normative, a livello internazionale, che vincolino le grandi aziende della rete a delle regole tese ad evitare che i bambini possano andare incontro a situazioni per loro dannose.

Ernesto Caffo: più normative a livello internazionale

Con la pandemia si è registrato, in tutto il mondo, un incremento dei casi di violenza, online e offline. “La sfida più grande per noi adulti - ha dichiarato Ernesto Caffo intervenendo all'incontro - è assicurare che i giovani abbiano un accesso sicuro a queste tecnologie: il web infatti è frequentato anche da perpetratori e i bambini, specialmente i più vulnerabili, possono facilmente diventare preda di diversi tipi di abuso. I governi, il settore non-profit, le istituzioni, il mondo accademico e la società civile dovrebbero unire gli sforzi”.

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05 maggio 2021, 16:06