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La sede dell'Autorità di informazione finanziaria in Vaticano La sede dell'Autorità di informazione finanziaria in Vaticano 

Barbagallo: fiducia all’AIF, revocata la sospensione da parte di Egmont

Il Gruppo Egmont revoca la sospensione nei confronti dell'Autorità di informazione finanziaria in Vaticano. Il presidente Barbagallo: la decisione consente di riprendere la collaborazione con le Unità di intelligence finanziaria degli altri Paesi

“Sono lieto di comunicare che nella serata di ieri il Presidente di Egmont, Mariano Federici, ha revocato la decisione di sospendere l’Autorità di Informazione Finanziaria (AIF) dal circuito informativo internazionale “Egmont Secure Web”, presa in data 13 novembre 2019”. È quanto dichiara Carmelo Barbagallo, presidente dell’Autorità di Informazione Finanziaria, precisando che la decisione “di grande importanza”, testimonia “la confermata fiducia dei vertici di Egmont nei confronti del sistema di informazione finanziaria del Vaticano”.

Regole chiare

“La decisione – prosegue Barbagallo – fa seguito ai chiarimenti forniti dall’AIF ad Egmont in merito alle circostanze di natura eccezionale riguardo ai fatti che hanno dato luogo al provvedimento di sospensione, nonché alle rassicurazioni date dall’AIF che il trattamento delle informative ricevute dal circuito Egmont sarà, anche grazie alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa con il Promotore di Giustizia, del tutto coerente con le regole che disciplinano questo circuito”.

Trasparenza e cooperazione

Tale decisione di revoca del provvedimento di sospensione, precisa il presidente dell’Aif, “consente di riprendere la collaborazione con le Unità di intelligence finanziaria degli altri Paesi in piena trasparenza e con spirito totalmente cooperativo”.

Da sette anni nel gruppo Egmont

Nel luglio 2013, l’AIF è stata ammessa nel Gruppo Egmont, il forum globale che riunisce attualmente le unità di informazione finanziaria di 152 Paesi e giurisdizioni e nel cui contesto vengono condivisi regole e buone pratiche per la collaborazione e lo scambio internazionale di informazioni. A seguito dell’indagine, il 1 ottobre scorso, presso la sede dell’AIF da parte del Corpo della Gendarmeria vaticana su richiesta del Promotore di Giustizia nei confronti di alcuni dipendenti vaticani, il Gruppo Egmont aveva notificato che non essendo – a suo parere – garantita la segretezza delle comunicazione delle Unità di Informazione Finanziaria, controparti estere del’AIF, quest’ultima veniva sospesa dai canali di comunicazione interna al Gruppo. Una situazione che, come reso noto oggi, è stata ora del tutto sanata.

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23 gennaio 2020, 12:21