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Indagini in Vaticano, l’AIF ribadisce la fiducia nel direttore Di Ruzza

Il comunicato dell’Autorità di Informazione Finanziaria ribadisce che l’organismo di controllo ha agito correttamente e aveva iniziato a verificare le presunte attività sospette

Vatican News

Il Consiglio direttivo dell’AIF, l’Autorità di Informazione Finanziaria «ribadisce la sua piena fiducia» nel direttore Tommaso Di Ruzza, che insieme ad altri quattro dipendenti della Santa Sede è oggetto di un’inchiesta da parte della magistratura vaticana. Lo afferma un comunicato diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede.

«Il 1° ottobre 2019 – si legge nel comunicato – il direttore dell’Autorità di Informazione Finanziaria, Tommaso di Ruzza, e i suoi uffici sono stati perquisiti dal Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano in relazione a un’indagine avviata dal Promotore di Giustizia, a seguito di due denunce presentate nel mese di luglio e agosto» scorsi, «rispettivamente dallo IOR e dall’Ufficio del Revisore Generale nell’esercizio delle loro competenze istituzionali. La ricerca, che ha portato al sequestro di determinati documenti e fascicoli, è connessa ad una attività istituzionale in corso svolta dall’AIF sulla base di un Rapporto di attività sospette che coinvolge diverse giurisdizioni straniere».

«Immediatamente dopo questi eventi – continua la nota – il presidente dell’AIF, René Brülhart, dopo aver consultato i membri del Consiglio direttivo, ha avviato un’indagine interna per comprendere a fondo l’attività operazionale dell’AIF interessata. Sulla base di tale indagine interna, il Consiglio direttivo ha stabilito: in primo luogo, che l’attività svolta dall’AIF e dal suo direttore era di natura strettamente istituzionale e condotta in conformità con lo Statuto dell’AIF. In secondo luogo, che nell’esercizio della sua funzione istituzionale, né il direttore né alcun altro dipendente dell’AIF hanno svolto in maniera inadeguata la propria funzione o tenuto qualsiasi altra condotta impropria».

«Di conseguenza – conclude il comunicato – il Consiglio direttivo ribadisce la sua piena fiducia nella competenza professionale e onorabilità del suo direttore e, inoltre, lo elogia per l’attività istituzionale svolta nella gestione del caso in questione. Poiché l’AIF continua a svolgere le sue attività operazionali a livello nazionale e internazionale, rimane pienamente cooperativo con le autorità competenti. Il Consiglio direttivo è fiducioso che le potenziali incomprensioni saranno presto chiarite»

Com’è noto all’inizio del mese cinque persone, tra le quali il direttore Di Ruzza, erano state sospese cautelativamente dal lavoro a motivo di un’indagine della magistratura vaticana. Una deplorevole fuga di notizie aveva portato alla pubblicazione non soltanto dei nomi ma anche delle fotografie delle persone coinvolte per le quali vige la presunzione di innocenza, in attesa dei tempi e degli esiti dell’inchiesta volta a ricostruire quanto accaduto.

 

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23 ottobre 2019, 15:05