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Il cardinale Henry Newman, apostolo della Verità

Da prete anglicano a porporato cattolico: è stata lunga la strada verso la santità del britannico Henry Newman, la cui vita è stata caratterizzata da una costante ricerca dell’unica Verità

Roberta Barbi – Città del Vaticano

“Dalle ombre e dalle figure alla verità”: se l’è fatto scrivere anche sulla tomba al momento della sua morte, sopraggiunta l’11 agosto 1890 mentre si trovava nel romitaggio di Birmingham, il cardinale Henry Newman. Per lui la ricerca della verità è sempre stata l’unica ragione di vita e dopo una lunga riflessione interiore capisce che le risposte alle domande più profonde si possono trovare solo nella Chiesa di Cristo.

Dalla Chiesa d’Inghilterra a quella di Roma

È un giovane intelligente e precoce, Henry, che a 25 anni ha già incontrato Dio, ma non “come nozione, bensì come una persona che lo chiama a sé”. In due anni diventa prete anglicano che predica al suo popolo e insegna ai giovani di Oxford, ma lentamente si fa strada in lui la domanda: può questa Chiesa, iniziata da un re, essere la vera Chiesa di Cristo? La risposta gli arriva durante un viaggio in Italia in cui cade malato e pregando per la sua guarigione si abbandona completamente a Dio lasciando che d’ora in avanti sia la Sua luce a guidarlo.

L’entrata nel “porto sicuro”

Tornato a Oxford, Henry è sempre più lontano dall’anglicanesimo. Inizia a studiare i Padri della Chiesa, comuni a tutte le confessioni, e riunisce intorno a sé un gruppo di studiosi che s’interrogano su temi importanti quali il rispetto della tradizione dei primi secoli. Nel 1843 ha ormai preso la sua decisione: il 24 settembre pronuncia la sua ultima predica, scende dal pulpito e si spoglia dei paramenti. Due anni dopo chiede di essere ammesso nella Chiesa cattolica e dopo aver completato gli studi teologici a Roma, viene ordinato sacerdote nel 1847: “È stato come entrare finalmente in un porto sicuro dopo la tempesta”, è il suo commento. Dopo di lui fioriranno altre conversioni tra gli intellettuali e i teologi inglesi.

Il ritorno tra la sua gente

Nel 1850 Henry fa ritorno in Inghilterra. La sua vita sarà difficile e molte delle prove che deve superare lo trovano solo e diretto al fallimento: la fondazione dell’università a Dublino, la traduzione in inglese della Bibbia, la direzione di una rivista… Riesce, però, a fondare a Oxford un oratorio dedicato a S. Filippo Neri nella cui Congregazione era stato ordinato sacerdote. Ma soprattutto non si scoraggia: ora la luce del Signore lo illumina dall’interno facendolo risplendere. Nel 1879 Leone XIII lo crea cardinale, riconoscendo la sua eterna ricerca dell’unica Verità come via personale verso la santità. 

Ascolta l'intervista a p. Ignatius Harrison

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11 ottobre 2019, 11:26