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Il cardinale Parolin cresima alcuni giovani a Pristina, nella festa di Pentecoste Il cardinale Parolin cresima alcuni giovani a Pristina, nella festa di Pentecoste 

La visita del card. Parolin in Kosovo, “momento di grazia per un piccolo gregge"

Si è concluso il viaggio di tre giorni del segretario di Stato nella diocesi di Prizren-Pristina, con la Messa di Pentecoste a Pristina e la riconsacrazione della Cattedrale di Prizren, presente il vescovo ortodosso Teodosie, e, al ricevimento l’imam del Kosovo Trnava. Mons. Lush Gjergji: “Speriamo che anche il Papa venga a visitarci"

Davide Djudjaj e Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

La visita del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin nella diocesi di Prizren-Pristina, in Kosovo, “è stata per noi un momento di grazia particolare, nella festa di Pentecoste, un dono di Dio, ma anche di Papa Francesco e della Chiesa universale, che si dimostra solidale con questo piccolo gregge e cerca di rafforzarci nella fede e nell’impegno per la società”. Così monsignor Lush Gjergji, vicario generale emerito della diocesi di Prizren-Pristina parla a Vatican News del viaggio del cardinal Parolin in Kosovo, iniziato sabato sera 8 giugno e concluso lunedì 10 giugno.

Ascolta l'intervista a mons. Lush Gjergji

La Messa di Pentecoste nella Concattedrale di Pristina

Una visita di carattere pastorale, su invito del vescovo locale, mons. Dodë Gjergji, che è stata un segno di attenzione e di incoraggiamento da parte della Santa Sede alla comunità cattolica in Kosovo, che ha radici profonde nella storia e vuole continuare a dare il suo contributo in favore della comune intesa tra popoli e religioni. Domenica mattina, il cardinale Parolin ha presieduto, a Pristina, la Messa nella Solennità di Pentecoste nella nuova chiesa Concattedrale, dedicata a santa Teresa di Calcutta, i cui genitori erano originari del Kosovo. “E’ stato un momento speciale soprattutto per i 42 giovani che sono stati cresimati da sua eminenza – racconta mons. Lush – che nell’omelia ha ricordato i primi martiri della Dardania, l’antico nome del Kosovo, san Floro e san Lauro”.

Nel pomeriggio a Prizren la riconsacrazione della Cattedrale

Nel pomeriggio di domenica, il segretario di Stato si è spostato a a Prizren per la riconsacrazione della Cattedrale dedicata alla Beata Vergine Maria Ausiliatrice, dopo la conclusione di importanti lavori di restauro. “Ha ricordato che la diocesi è molto antica, fondata intorno al V secolo dopo Cristo – racconta ancora mons. Gjergji – e ha lodato l’impegno del nostro piccolo gregge per tutta la società kosovara, grazie al nostro approccio positivo al dialogo ecumenico e interreligioso”. Alla celebrazione di Prizren era presente il vescovo della diocesi di Raška e Prizren della Chiesa ortodossa serba Teodosie, e al successivo ricevimento, anche l’imam Trnava, capo della comunità islamica.

Lunedì l'incontro di cortesia con le autorità civili

Lunedì, a Pristina, c’è stato l’incontro di cortesia con le autorità civili, nel quale il cardinale Parolin, a 20 anni dalla fine della guerra nei Balcani, ha assicurato che il Papa e la Santa Sede seguono il processo di democratizzazione della regione e continuano a dare il loro contributo per la completa riconciliazione.

Ultima tappa, l'incontro con il clero e i catechisti

La visita si è conclusa con l’abbraccio del cardinale Parolin ai sacerdoti, ai religiosi, ai catechisti e ai collaboratori parrocchiali della Diocesi. Il vescovo di Prizren-Pristina ha espresso la speranza che dopo la visita di 15 giorni fa del delegato apostolico Jean-Marie Speich e del cardinale segretario di Stato, anche Papa Francesco visiti la diocesi e il Kosovo. “Papa Francesco qui è seguito attentamente non solo dai cristiani – conclude mons. Lush – ma da tutti, per il suo coraggio spirituale e per la sua scelta della semplicità e della povertà, il suo guardare in primo luogo ai Paesi che sono in periferia, come il nostro”

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Momenti del viaggio del card. Parolin in Kosovo
10 giugno 2019, 17:33