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Mons Vincenzo Paglia tra i relatori in Sala stampa vaticana Mons Vincenzo Paglia tra i relatori in Sala stampa vaticana

25° Accademia per la Vita. Confronto su Roboetica. Persone, macchine e salute

Conferenza stampa oggi in Vaticano per presentare la Lettera del Papa in occasione dei 25 anni della Pontificia Accademia per la Vita e della prossima assemblea generale su “Roboetica: persone, macchine e salute, in programma dal 25 al 27 febbraio presso l’Aula nuova del Sinodo

Gabriella Ceraso - Città del Vaticano

"Dal Papa ci sentiamo incoraggiati a percorrere e a includere nuovi territori della tecnica con audacia, creatività e con attento discernimento. Questo significa non avere risposte prefabbricate dedotte da una teoria astratta precostituita, ma mettersi innanzitutto in ascolto della complessità dei fenomeni per interpretarli, senza mai perdere di vista la dimensione umana". Così mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita e destinatario della Lettera che il Papa ha scritto a 25 anni dalla creazione dell'istituzione per volere di Giovanni Paolo II.

 

In Sala stampa vaticana, ai giornalisti non nasconde la gioia di questo dono che non è solo - dice - "celebrativo" del cammino percorso, ma contiene anche una "diagnosi" del Pontefice delle "sofferenze attuali dell'umanità" e la sottolineatura della "missione della Chiesa".

Ascolta l'intervista a mons. Vincenzo Paglia

Le risorse a favore della dignità e del bene universale

L'indebolimento dei legami che costituiscono la fraternità è la nuova problematica che il Papa rileva, "una sfida", fa notare mons. Paglia, "che riguarda l'intero pianeta e che contamina tutte le scienze dell'uomo e della vita". Quale dunque il contributo alla costruzione dell'umanesimo e a una convivenza più fraterna che possiamo dare come comunità ecclesiale e come Accademia, si chiede il presidente? E' possibile che le nuove tecnologie invece di promuovere migliori condizioni di vita alimentino "diseguaglianze" e "malinconia nell'uomo"? Da qui, l'impegno rinnovato che si concretizzerà innanzitutto nella prossima Plenaria dal 25 al 27 febbraio, sul tema "Roboetica. Persone, macchine e salute": partecipare alla discussione sui nuovi ritrovati della tecnica per capire come incidono sulla nostra umanità e in che modo lo sviluppo e l'impiego di queste risorse possa orientarsi alla promozione della dignità e al bene più universale.

No alla mercificazione dell'umano, sì al suo riscatto, rilancia mons. Paglia; sì all'ascolto e no ai compromessi per “evitare sia il rischio del riduzionismo dell’umano, sia l’altro, ancor più pericoloso, di sostituzione dell’umano”.

Robotica e Roboetica: nuove responsabilità?

Una delle nuove frontiere dell'odierna stagione tecnologica in rapida evoluzione, spiega nel suo intervento il prof. Padre Paolo Benanti - accademico e docente di Teologia Morale ed Etica delle Tecnologie alla Pontificia Università Gregoriana -  sono senza dubbio robot e robotica con tutto il bagaglio di "potenzialità e vulnerabilità", di "rischi e responsabilità" che portano con sè. Fino a che punto farli intervenire? Con quali precauzioni ridurre tutto ad algoritmo? Quale il modo migliore per fare interagire uomo e macchina?

Ascolta l'intervista a padre Paolo Benanti

Modelli di sviluppo non competitivi

"In questo momento - dice a Vatican News padre Benanti, nello sviluppo tecnologico industriale troviamo due tendenze: c'è chi realizza i robot come se fossero avversari evoluzionistici dell'essere umano e c'è un'altra linea di sviluppo che vede la macchina come un assistente dell'umano. Si tratta, quindi, di modelli di sviluppo e di pensare la società che desideriamo: e allora l'assemblea di febbraio vuole essere anche un orizzonte per andare oltre l'immediato che tante volte hanno le industrie, cioè bilancio, vendita e innovazione, e per poter dire quale è il domani che vogliamo e raccogliere il consenso di uomini di buona volontà che sognano per i figli un mondo migliore".

Tre sessioni e apertura ai giovani

Se ne parlerà appunto alla plenaria dell'Accademia, a febbraio, prima tappa verso il 2020 anno che - anticipano i relatori - vedrà invece al centro del confronto, le Intelligenze Artificiali in grado oggi di cambiare la nostra comprensione della realtà. Tre le sessioni previste a febbraio, indica nel suo intervento, la prof.ssa Laura Palazzani Accademica e Docente di Biogiuridica e Filosofia del Diritto nella Libera Università Maria Santissima Assunta: una prettamente scientifica, una dedicata alle implicazioni a livello sociale economico, politico, filosofico e teologico e un'ultima che si soffermerà sull'applicazione delle nuove tecnologie allo specifico campo della medicina. La novità annuciata ai lavori è anche uno spazio particolare dedicato ai giovani, sia giovani ricercatori presenti attualmente in Accademia sia giovani studenti che avranno,durante i lavori, un compito informativo e comunicativo.

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15 gennaio 2019, 09:50