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Il maestro di Santa Marta

A Santa Marta, durante le Messe mattutine del Papa, c’è qualcuno che suona l’organo. Tra questi anche il maestro Sergio Militello che per la Libreria Editrice Vaticana ha scritto un volume dedicato ad un giovane musicista e missionario. Il testo è aperto da una breve introduzione firmata da Francesco

Il maestro Sergio Militello racconta del suo libro a Vatican News, in un video girato all’interno della Cappella di Santa Marta davanti all’organo. Edito dalla Libreria Editrice Vaticana, il volume s’intitola ‘Il sogno musicale di un Paradiso in Terra’ e narra di un compositore molto caro al Pontefice: Domenico Zipoli, un giovane novizio vissuto fra il ‘600 e il ‘700 che ha lasciato il successo in Europa per seguire i gesuiti nelle missioni del Sudamerica.

L’incoraggiamento del Papa

“Papa Francesco – afferma Militello - mi ha incoraggiato a proseguire in questa ricerca, fornendomi addirittura in dono uno spartito dello Zipoli missionario”. In particolare, la ricerca si è imbattuta negli scritti in spagnolo antico che evidenziano l’animo dei superiori gesuiti nei confronti del giovane novizio italiano. “Il Papa – spiega l’autore - sente la storia di questo giovane come parte della propria vita”.

Gli anni a Córdoba

Ma perché tanto interesse? “Zipoli - prosegue Militello - ha trascorso gli ultimi 8 anni della sua breve vita nel Noviziato della Compagnia di Gesù a Córdoba, nell’antica provincia gesuitica del Paraguay, dove Papa Francesco è stato direttore spirituale e confessore”. Nell’introduzione, scritta dal Pontefice, si legge: “l’esempio che il giovane Zipoli ci ha offerto, sebbene vissuto nel XVIII secolo, resta oggi attuale per le nuove generazioni”.

La musica missionaria

Il legame col Papa riguarda anche il ruolo dell’arte e della musica in ambito educativo e missionario, tema sempre preminente per la Chiesa e in particolare per la Compagnia di Gesù. “Zipoli - scrive infatti il Papa - ha compiuto una meravigliosa opera di evangelizzazione ancora oggi ricordata”. E il libro di Militello lo conferma. “Gli indigeni – racconta il maestro - rimanevano estasiati e stupefatti ad ascoltarlo suonare per ore intere. E ancora oggi - aggiunge - continuano a copiare a mano la sua musica considerata appartenente al loro popolo, testimoniando, così una tradizione ininterrotta”.

La riscoperta

Il valore di questo giovane compositore è di aver superato le barriere culturali mediante l’arte. Pur essendo un compositore europeo, è stato capace di rispondere alla sorprendente inclinazione degli indios verso la musica. “Il mio desiderio - dice il maestro Militello – è quello di mettere in luce, sotto un inedito ritratto umano e spirituale, la figura di Zipoli, rivalutata a partire dalle scoperte degli ultimi 50 anni”.

Gli spartiti ritrovati

Sulla base di una ricca documentazione, il libro offre non solo una dettagliata ricostruzione storica, ma anche una lettura estetico-teologica delle composizioni missionarie di Zipoli. “I suoi spartiti - conclude Militello - sono stati ritrovati inaspettatamente nella giunga tropicale, in quell’ultimo angolo di paradiso, così come lo chiamano gli abitanti”.

 

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Libro della Lev del maestro Militello
06 dicembre 2018, 06:30