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Sant'Angela della Croce, vergine

Angela della Croce

Nasce a Siviglia il 30 gennaio 1846. Ebbe un’educazione profondamente cristiana che la portò a desiderare di entrare tra le Carmelitane. Il suo padre spirituale, però, la indirizzò verso le Suore di Carità, ma ben presto dovette abbandonare l’Istituto per motivi di salute. Nella sua quotidiana preghiera vide una croce vuota davanti a quella di Cristo crocifisso e ricevette l’ispirazione di immolarsi insieme a Lui per la salvezza delle anime: un’esperienza che le infuse molta pace e la portò, nel 1875, a fondare la Congregazione delle Suore della Croce dedite alla cura delle inferme, imparando a “Farsi povero con il povero per portarlo a Cristo”.

«Le Suore della Croce dovrebbero proporsi di raggiungere gli estremi della povertà e dovrebbero fare atto di umiliazione ogni volta che vedono un povero, che è tale per necessità e non per scelta. Dovrebbero dire sempre: "Io, che sono stata chiamata da Dio, che mi ha fatto vedere che in Lui sta l'origine di ogni benessere, io non lavoro solo per Dio, ma anche per me stessa e non sono mai abbastanza brava nel praticare la povertà totale. Faccio fatica a capire di avere bisogno di qualcosa, ma trovo sempre il modo di soddisfare quel bisogno. In confronto ai poveri non ho altro che la semplice apparenza della povertà"».

 La croce era per Angela il punto di riferimento della vita spirituale come si legge nei suoi scritti rivolti alle sorelle: «Immaginate sul Calvario un'altra croce, vicina a quella di Nostro Signore, una croce che non sta né alla sua sinistra né alla sua destra, ma proprio di fronte a Lui».

Muore a Siviglia il 2 marzo 1932 ed è stata canonizzata da san Giovanni Paolo II nel 2003.