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Udienza generale del 3 novembre

Adriana Masotti - Città del Vaticano

"Credere in Gesù significa andare dietro a Lui sulla sua strada, e quindi evitare la strada opposta, quella dell’egoismo". E’ il 'camminare secondo lo Spirito' richiamato da San Paolo, un cammino affascinante e insieme faticoso. E non è solo un’azione individuale, coinvolge l’intera comunità cristiana. All'udienza generale in Aula Paolo VI, Papa Francesco, commentando la Lettera ai Galati, ricorda che Dio "è sempre più forte dei nostri peccati" e che quando si corregge un fratello, bisogna farlo con amore. Lo Spirito, afferma il Papa, ci aiuta a non fermarci alle prime difficoltà: "ciò non significa che il male presente nel mondo sia come sparito, o che vengano meno gli impulsi negativi dell’egoismo e dell’orgoglio; vuol dire piuttosto credere che Dio è sempre più forte delle nostre resistenze e più grande dei nostri peccati". L'Apostolo esorta a "farsi carico delle difficoltà dell’altro" e a usare mitezza con colui che sbaglia, vigilando su di sè per non cadere nell'errore. Quanto facile è criticare gli altri!, afferma Francesco. Ma guarda te stesso! E il Papa conclude: "La regola suprema della correzione fraterna è l’amore: volere il bene dei nostri fratelli e delle nostre sorelle. Occorre: "mitezza, pazienza, preghiera e vicinanza".

03 novembre 2021