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Udienza generale del 6 ottobre

Adriana Masotti - Città del Vaticano


Non si può passare dalla libertà portata da Gesù alla schiavitù del peccato e del legalismo. Papa Francesco lo afferma all'udienza generale di oggi dedicata al tema della libertà, frutto della croce di Cristo. La catechesi commenta la Lettera ai Galati in cui Paolo scrive: “Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù”. L’Apostolo, afferma Papa Francesco, “non poteva sopportare” che i Galati, dopo aver conosciuto Gesù, “si lasciassero attirare da proposte ingannevoli, passando dalla libertà alle schiavitù”, e ricadendo nel legalismo, a causa di alcuni “falsi fratelli”, e dice che anche oggi il legalismo è un problema di tanti cristiani. Quindi avverte: "una predicazione che dovesse precludere la libertà in Cristo non sarebbe mai evangelica (...) non si può rendere nessuno schiavo in nome di Gesù che ci rende liberi". Francesco prosegue osservando che la libertà è un dono del Signore e che si fonda sulla verità da cui dobbiamo lasciarci inquietare: "quello della verità e della libertà è un cammino faticoso che dura tutta la vita - afferma il Papa -. È faticoso rimanere libero, è faticoso; ma non è impossibile. Coraggio, andiamo avanti".

06 ottobre 2021