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2023.10.10 Papale Paple_CRESIMA

Ep. 77 - Papale papale -"Cresima"

Paolo VI, Angelus 25 luglio 1971

La Cresima è il Sacramento della ricchezza interiore e della testimonianza esteriore. È la confermazione del cristiano, è il dono della pienezza spirituale e della fortezza morale. Per i tempi nostri, cristiani vuoti e deboli non resistono, non servono. Occorrono cristiani «confermati», cioè viventi nella duplice sfera, naturale e soprannaturale, con anelito di perfezione. Ed è ciò che oggi chiederemo alla Madonna, la privilegiata della Pentecoste, con la nostra preghiera.

Giovanni Paolo II, Santa Messa per l’amministrazione delle Cresime 27 giugno 1982

Grande sacramento è la santa Cresima, molto importante nel quadro generale della vita cristiana, iniziata all’atto del santo Battesimo: è un sacramento assai ricco per spirituale significazione e virtù. Dire dono dello Spirito, infatti, significa dire simultaneamente i doni dello Spirito: i suoi sette mirabili doni che si accompagnano alla grazia divina, inondando l’anima di luce, di forza e di coraggio. Ricordate quel che avete appreso nel corso di catechismo? Sapienza, intelletto, consiglio, fortezza...: è, dunque, un dono che si moltiplica e si ramifica in tanti doni, che fanno di chi li riceve un perfetto cristiano.

Giovanni XXIII, discorso ad alcune delegazioni della gioventù femminile cattolica dell’arcidiocesi di Milano 1 giugno 1962

Dilette figlie! La parola, l'esempio, l'amore di Cristo son diventati per voi legge di vita e fonte di generoso apostolato. Avete promesso di vivere integralmente il sacramento della Cresima, per rendere operosa la vostra testimonianza cristiana; e di continuo vi purificate nel Sangue Prezioso con la Santa Confessione, e vi nutrite delle Carni immolate, accostandovi alla Mensa Eucaristica. Voi sapete, per intima convinzione, che senza Gesù, senza una viva fede, una gioiosa speranza, una attiva carità in Lui e per Lui, la vostra vita perderebbe ogni significato, diventerebbe più opaca della pianura lombarda quando la avvolgono le nebbie.

Benedetto XVI, saluto ai ragazzi e ragazze della parrocchia Santa Maria Stella dell’evangelizzazione che si preparano alla prima Comunione e alla cresima 10 dicembre 2006 

Nel Natale Dio ha dato se stesso, nella Prima Comunione fa questo dono ad ognuno di noi individualmente, viene ad ognuno di noi. Sotto l’apparenza di un piccolo pezzo di pane, è Egli stesso che si dona, vuole entrare nel nostro cuore. Se a casa si aspetta un grande ospite, si fa di tutto per pulire, preparare, e così via, perché egli trovi la casa accogliente. Così, sapendo che Dio stesso vuole entrare in me, nel mio cuore, facciamo il possibile perché questo cuore sia un cuore buono e bello, così la gioia sarà più grande. E la Cresima ripete in un certo senso questo stesso gesto di Dio. Lo Spirito Santo viene per essere nostro accompagnatore in tutta la nostra vita. Nella vita ci sono tante complicazioni, in cui abbiamo bisogno di aiuto: lo Spirito Santo ci aiuta, ci accompagna e ci mostra la strada.

Francesco, saluto ai cresimandi della diocesi di Genova 21 maggio 2022

Voi siete cresimandi e cresimati. Coloro che hanno fatto la Cresima alzino la mano! Ah, va bene, non se ne sono andati, perché dicono che la Cresima è il “sacramento dell’addio”. Il ragazzo fa la Cresima e se ne va dalla Chiesa, è vero questo o no? [rispondono: no!]. No, va bene, questa è una grande cosa, rimanere. Perché con la forza della Cresima si va avanti, si va avanti non solo nella Chiesa, ma nella propria vita, di ognuno di noi, perché la Cresima ci prepara per diventare buone persone, buoni cittadini, buoni cristiani. Avanti con questo. E una cosa che mi viene, una parola: “conservare”. Perché la Cresima è un dono e dobbiamo conservare il dono, curare il dono, capito? Questo dono non dobbiamo metterlo nel cassetto, no: conservarlo nel cuore. E come si conserva? Prima di tutto con la preghiera... perché il Signore ci ascolti e ci dia la forza di andare avanti. E la seconda cosa è l’amicizia fra voi, perché nella Chiesa noi non siamo “io solo”, io e Dio, no, siamo tutti noi, in comunità.

09 gennaio 2024