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2023.09.28 Papaple_Papale_NATALE

Ep. 66 - Papale papale -"Natale"

Pio XII, radiomessaggio 24 dicembre 1955

Col cuore aperto ad accogliere la tenera letizia che il Natale del Redentore effonderà ancora una volta nelle anime dei credenti, desideriamo di esprimere a voi, diletti figli e figlie della cristianità, e indistintamente a tutti gli uomini, i Nostri paterni auguri, traendone l’argomento, come negli anni scorsi, dall’inesauribile mistero di luce e di grazia, che rifulse dalla culla dell’Infante divino nella santa Notte di Betlemme, il cui bagliore mai non si estinguerà, finché risoneranno sulla terra i doloranti passi di chi cerca tra le spine il sentiero della vera vita.

Giovanni XXIII, radiomessaggio 22 dicembre 1960

Venerabili Fratelli e diletti figli, sparsi nel mondo intero:
pace ed Apostolica Benedizione!

Vogliate accogliere, come Noi ve lo offriamo a festa, l'augurio di buon Natale. Esso si ispira alla prima pagina del Vangelo di San Giovanni, a quel prologo che dà il motivo al sublime poema, che canta il mistero e la realtà dell'unione più intima e sacra tra il Verbo di Dio e i figli dell'uomo, tra il cielo e la terra, tra l'ordine della natura e quello della grazia, quale splende e si trasforma in spirituale trionfo dall'inizio dei secoli alla loro consumazione.

Paolo VI, Angelus 21 dicembre 1975

Buon Natale a voi, carissimi Figli; buon Natale. Accogliete il nostro augurio, insieme con la nostra benedizione, per voi, per le vostre famiglie, e specialmente per i vostri figlioli, per i vostri bambini. È la festa della vita umana, assunta come propria dal Verbo di Dio. Il Figlio di Dio si è fatto Figlio dell'uomo; tutta la natura umana, tutta la vita nostra ha acquistato una parentela con la divinità. A ben guardare nella realtà di questo avvenimento, di questo mistero basilare della nostra religione, noi meglio comprendiamo in qualche senso, un senso che sconfina nella meraviglia, nella gioia, nel valore inestimabile d'ogni essere umano, la dignità, la bellezza, la sacralità d'ogni vivente.

Giovanni Paolo II, udienza generale 23 dicembre 1981

Che il Natale trovi ciascuno di noi impegnato a riscoprirne il messaggio, che parte dalla mangiatoia di Betlemme. Ci vuole un po’ di coraggio, ma ne vale la pena, perché solo se sapremo aprirci così alla venuta di Cristo, potremo fare l’esperienza della pace annunciata dagli Angeli nella notte santa. Che il Natale costituisca per tutti voi un incontro con Cristo, che si è fatto uomo per dare a ogni uomo la capacità di diventare figlio di Dio.

Benedetto XVI, udienza generale 27 dicembre 2006

La gloria di Dio si manifesta, dunque, nella salvezza dell’uomo, che Dio ha tanto amato "da dare – come afferma l’evangelista Giovanni – il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna" (Gv 3,16). È dunque l’amore la ragione ultima dell’incarnazione di Cristo. Eloquente è al riguardo la riflessione del teologo H.U. von Balthasar, il quale ha scritto: Dio "non è, in primo luogo, potenza assoluta, ma amore assoluto la cui sovranità non si manifesta nel tenere per sé ciò che gli appartiene, ma nel suo abbandono" (Mysterium paschale I, 4). Il Dio che contempliamo nel presepe è Dio-Amore.

Francesco Urbi et Orbi 25 dicembre 2022

Se vogliamo che sia Natale, il Natale di Gesù e della pace, guardiamo a Betlemme e fissiamo lo sguardo sul volto del Bambino che è nato per noi! E in quel piccolo viso innocente, riconosciamo quello dei bambini che in ogni parte del mondo anelano alla pace.

25 dicembre 2023