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2023.09.28 Papaple_Papale_FESTA

Ep. 58 - Papale papale -"Festa"

Giovanni Paolo II, Angelus 19 dicembre 1982

“Dice il Signore: / E tu, Betlemme di Efrata, / così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, / da te mi uscirà colui / che deve essere il dominatore in Israele; / le sue origini sono dall’antichità, / dai giorni più remoti” (Mi 5,1). Queste parole ci conducono a Betlemme, dove deve nascere Cristo. (...) Vi accolgo con tutto il cuore, cari Bambini! La Festa del Natale è la vostra Festa. Perché il Natale ci ricorda che Dio, il figlio di Dio, si è fatto bambino come voi; Dio, Infinito, ha voluto farsi piccolo.

Paolo VI, Angelus 13 dicembre 1970

È vicino il Natale. È bello che sia un giorno di festa e di gioia, e che i doni siano il segno della bontà e della letizia che deve caratterizzare questa festa, tanto umana e gentile. Ma evitiamo lo spreco; e ricordiamo che intorno a noi e nel mondo vi sono ancora tanti poveri, tanti bisognosi che difettano spesso del necessario, mentre noi godiamo del superfluo. Ed è anche bello vedere che il Natale sveglia tante iniziative di beneficenza, tanto senso di umanità e di fraternità. Noi vi vogliamo incoraggiare a favorire questi gesti di spontaneo e generoso interesse verso chi soffre, o stenta, o meno possiede; verso i bambini specialmente, i baraccati, gli ammalati, i carcerati, i disoccupati, gli abbandonati.

Francesco, udienza generale 23 dicembre 2020

Il Natale è diventato una festa universale, e anche chi non crede percepisce il fascino di questa ricorrenza. Il cristiano, però, sa che il Natale è un avvenimento decisivo, un fuoco perenne che Dio ha acceso nel mondo, e non può essere confuso con le cose effimere. È importante che esso non si riduca a festa solamente sentimentale o consumistica. (...) No: il Natale non deve ridursi a festa solamente sentimentale o consumistica, ricca di regali e di auguri ma povera di fede cristiana, e anche povera di umanità. Pertanto, è necessario arginare una certa mentalità mondana, incapace di cogliere il nucleo incandescente della nostra fede, che è questo: «Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità» (Gv 1,14). E questo è il nocciolo del Natale, anzi: è la verità del Natale; non ce n’è un’altra.

Pio XII, radiomessaggio natalizio 24 dicembre 1944

Nel fondo dei cuori ottenebrati, afflitti, abbattuti, scende, e tutti li invade, un gran torrente di luce e di gioia. Le fronti abbassate si rialzano serene, perché il Natale è la festa della dignità umana, la festa dell'« ammirabile scambio, per il quale il Creatore del genere umano, prendendo un corpo vivente, si è degnato di nascere dalla Vergine, e con la sua venuta ci ha largito la sua divinità » (Ant. I in I Vesp. in Circumc. Dom.). Ma il nostro sguardo si porta spontaneamente dal luminoso Bambino del presepio sul mondo che ci circonda, e il doloroso sospiro dell'Evangelista Giovanni sale sulle nostre labbra: « Lux in tenebris lucet et tenebrae eam non comprehenderunt » (Io. I, 5): La luce splende fra le tenebre e le tenebre non l'hanno accolta.

Giovanni XXIII, radiomessaggio natalizio 22 dicembre 1960

Vogliate accogliere, come Noi ve lo offriamo a festa, l'augurio di buon Natale. Esso si ispira alla prima pagina del Vangelo di San Giovanni, a quel prologo che dà il motivo al sublime poema, che canta il mistero e la realtà dell'unione più intima e sacra tra il Verbo di Dio e i figli dell'uomo, tra il cielo e la terra, tra l'ordine della natura e quello della grazia, quale splende e si trasforma in spirituale trionfo dall'inizio dei secoli alla loro consumazione. « Nel principio era il Verbo ed il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio... Tutte le cose per lui furono fatte... In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini e la luce splende nella tenebra e la tenebra non la ricevette».

13 dicembre 2023