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2023.09.28 Papaple_Papale_DONI

Ep. 64- Papale papale -"Doni"

Pio XII, radiomessaggio nella solennità dell'Epifania  6 gennaio 1957

Vorremmo quasi trasportarCi nella intimità delle vostre case e intrattenerCi con voi tutti, grandi e piccoli, forse dinanzi al Presepe, che adorna non poche delle vostre dimore e si è oggi arricchito di una nuova rappresentazione : l'adorazione dei Magi e l'offerta dei doni al celeste Bambino, per indicarvi quali alti significati religiosi ed insieme quali elevati valori umani s'intrecciano in quel sacro mistero.

Paolo VI, Angelus 10 dicembre 1967

Ebbene, Noi vediamo con piacere cotesto desiderio di rendere lieto e caratterizzato da doni gentili questo unico e grande giorno di Natale, che segna una data decisiva per la salvezza del mondo e per quella di ciascuno di noi; e auguriamo che questi preparativi portino gioia e serenità in tutti, specialmente nelle singole famiglie; Noi le vorremmo tutte raccolte quel giorno in affettuosa concordia, e in rinnovata coscienza della loro intangibile consistenza e della sacralità dell’amore che ne definisce la dignità, la felicità, la fecondità. Ai bambini specialmente auguriamo un Natale felice, con bei regali, lumi, canti e preghiere, che non si dimenticheranno mai più.

Giovanni Paolo II, udienza generale 20 dicembre 1995

Natale poi è la festa dei doni: immagino la gioia di quanti, bambini e adulti, ricevendo un regalo natalizio, si sentiranno amati e impegnati a trasformarsi essi stessi in dono, come il Bambino che la Vergine Maria ci mostra nel presepio.

Ma queste considerazioni spiegano solo in parte il clima festoso e suggestivo del Natale. Com’è noto, per i credenti l’autentico fondamento della gioia di questa festa sta nel fatto che il Verbo eterno, immagine perfetta del Padre, si è fatto “carne”, fragile bambino solidale con gli uomini deboli e mortali.

Benedetto XVI, saluto al termine della celebrazione pre-natalizia per gli universitari 14 dicembre 2006

I doni natalizi ci ricordano il dono per eccellenza, che il Figlio di Dio ha fatto di se stesso a noi nell’Incarnazione. Per questo il Natale viene opportunamente sottolineato con i tanti doni, che la gente si scambia in questi giorni. E’ importante, però, che non si dimentichi il Dono principale di cui gli altri doni non sono che un simbolo. Natale è il giorno in cui Dio ha donato se stesso all’umanità e questo suo dono diventa, per così dire, perfetto nell’Eucaristia. Sotto l’apparenza di un piccolo pezzo di pane è Gesù stesso che si dona e vuole entrare nel nostro cuore.

Francesco, Messa nella Solennità del Natale 24 dicembre 2022

Dopo due millenni dalla nascita di Gesù, dopo molti Natali festeggiati tra addobbi e regali, dopo tanto consumismo che ha avvolto il mistero che celebriamo, c’è un rischio: sappiamo tante cose sul Natale, ma ne scordiamo il significato. E allora, come ritrovare il senso del Natale? E soprattutto, dove andare a cercarlo? Il Vangelo della nascita di Gesù sembra scritto proprio per questo: per prenderci per mano e riportarci lì dove Dio vuole. Seguiamo il Vangelo.

Inizia infatti con una situazione simile alla nostra: tutti sono presi e indaffarati per un importante evento da celebrare, il grande censimento, che richiedeva molti preparativi. In tal senso, il clima di allora era simile a quello che ci avvolge oggi a Natale. Ma da quello scenario mondano il racconto del Vangelo prende le distanze: “stacca” presto l’immagine per andare a inquadrare un’altra realtà, su cui insiste.

21 dicembre 2023