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2023.09.28 Papaple_Papale_NAZIONALISMO

Ep. 32 - Papale papale - "Nazionalismo"

Pio XII, discorso pronunciato durante la seconda guerra mondiale, 2 giugno 1945

È necessario che l’odio, la diffidenza, gl’incentivi di un nazionalismo estremo cedano il posto alla concezione di saggi consigli, al germogliare di pacifici disegni, alla serenità nello scambio di vedute e alla mutua comprensione fraterna.

Si degni lo Spirito Santo, luce delle intelligenze, Signore soave dei cuori, di esaudire le preghiere della sua Chiesa e di guidare nel loro arduo lavoro quelli che, secondo la loro alta missione, si sforzano sinceramente, nonostante gli ostacoli e le contraddizioni, di giungere al termine, così universalmente, così ardentemente bramato: la pace, la vera pace degna di tal nome.

Giovanni XXIII, radiomessaggio in occasione del Natale, 23 dicembre 1959

La base della pace internazionale e anzitutto la verità. Giacché anche nelle relazioni internazionali vale il detto cristiano: « La verità sarà la vostra liberatrice»: Veritas liberabit vos. Bisogna dunque superare certe concezioni erronee: mito della forza, del nazionalismo, 0 altro, che hanno intossicato la vita associata dei popoli, ed impostare la pacifica convivenza sui principi morali, secondo l'insegnamento della retta ragione e della dottrina cristiana.

Accanto, ed illuminata dalla verità, deve procedere la giustizia. Questa toglie le ragioni di rissa e di guerra, risolve le contese, fissa i compiti, precisa i doveri, risponde ai diritti di ciascuna parte.

Paolo VI, Angelus 10 gennaio 1971

Tutti la vogliono la pace, ma non tutti la cercano. Anzi pare talvolta che il nostro mondo manifesti propositi contraddittori, quando al bisogno, alle promesse, ai tentativi di pace unisce e spesso antepone la ricerca di interessi parziali ed egoisti, come il nazionalismo, il razzismo, il classismo, l’egemonia economica o politica, la violenza, l’incuranza della legalità, del diritto altrui e del bene comune.

Dobbiamo fare della pace una idea-forza. E dobbiamo derivarla con logica coraggiosa dalle sue motivazioni superiori: dalla irrazionalità dei conflitti di forza, dal concetto primario della dignità dell’uomo, dal valore dei sacrifici spesi per la concordia e per il servizio dei bisogni altrui, dalla nobiltà del perdono e della riconciliazione, e specialmente dalla progressiva scoperta della fratellanza umana, sempre più larga, sempre più solidale, conseguente - ecco la nostra originalità cristiana - alla paternità divina: ogni uomo, ripetiamo, è nostro fratello. Così dobbiamo volere, dobbiamo pregare.

Francesco, discorso ai partecipanti alla Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze sociali, 2 maggio 2019

La Chiesa ha sempre esortato all’amore del proprio popolo, della patria, al rispetto del tesoro delle varie espressioni culturali, degli usi e costumi e dei giusti modi di vivere radicati nei popoli. Nello stesso tempo, la Chiesa ha ammonito le persone, i popoli e i governi riguardo alle deviazioni di questo attaccamento quando verte in esclusione e odio altrui, quando diventa nazionalismo conflittuale che alza muri, anzi addirittura razzismo o antisemitismo. La Chiesa osserva con preoccupazione il riemergere, un po’ dovunque nel mondo, di correnti aggressive verso gli stranieri, specie gli immigrati, come pure quel crescente nazionalismo che tralascia il bene comune. Così si rischia di compromettere forme già consolidate di cooperazione internazionale.

07 novembre 2023