Cerca

2023.09.28 Papaple_Papale_LIBERTÀ

Ep. 22 - Papale papale - "Libertà"

Francesco, udienza generale 20 ottobre 2021

È l’amore di Cristo che ci ha liberati ed è ancora l’amore che ci libera dalla schiavitù peggiore, quella del nostro io; perciò la libertà cresce con l’amore. Ma attenzione: non con l’amore intimistico, con l’amore da telenovela, non con la passione che ricerca semplicemente quello che ci va e ci piace, ma con l’amore che vediamo in Cristo, la carità: questo è l’amore veramente libero e liberante. È l’amore che risplende nel servizio gratuito, modellato su quello di Gesù, che lava i piedi ai suoi discepoli e dice: «Vi ho dato un esempio perché anche voi facciate come io ho fatto a voi» (Gv 13,15). Servire gli uni gli altri.

Per Paolo dunque la libertà non è “fare quello che pare e piace”. Questo tipo di libertà, senza un fine e senza riferimenti, sarebbe una libertà vuota, una libertà da circo: non va. E infatti lascia il vuoto dentro: quante volte, dopo aver seguito solo l’istinto, ci accorgiamo di restare con un grande vuoto dentro e di aver usato male il tesoro della nostra libertà, la bellezza di poter scegliere il vero bene per noi e per gli altri. Solo questa libertà è piena, concreta, e ci inserisce nella vita reale di ogni giorno. La vera libertà ci libera sempre, invece quando ricerchiamo quella libertà di “quello che mi piace e non mi piace”, alla fine rimaniamo vuoti.

Giovanni Paolo I, udienza generale 27 settembre 1978

“Nessuno - ha detto Gesù - può venire a me, se non lo attira il Padre » (4). Si chiedeva S. Agostino: ma, allora, la libertà umana? Dio, però, che ha voluto e costruito questa libertà, sa Lui come rispettarla, pur portando i cuori al punto da Lui inteso: « parum est voluntate, etiam voluptate traheris »; Dio non soltanto ti attira in modo che tu stesso voglia, ma perfino in modo che tu gusti di essere attirato (5). Con tutto il cuore. Sottolineo, qui, l'aggettivo « tutto ». Il totalitarismo, in politica è brutta cosa. In religione, invece, un nostro totalitarismo nel confronto di Dio va benissimo. Sta scritto: « Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze”....

Giovanni Paolo II, udienza generale 10 agosto 1983

Siamo stati resi partecipi della stessa libertà di Cristo: la libertà di donare se stessi. L’espressione perfetta della libertà è la comunione nel vero amore. Davanti ad ogni persona umana dopo questa chiamata, si è aperto lo spazio di una decisiva e drammatica alternativa: la scelta fra una (pseudo-) libertà di autoaffermazione, personale o collettiva, contro Dio e contro gli altri, e una vera libertà di autodonazione a Dio e agli altri. Chi sceglie l’autoaffermazione, resta sotto la schiavitù della carne, nella estraneità da Dio; chi sceglie l’autodonazione, vive già la vita eterna.

Benedetto XVI Angelus 1 luglio 2007

La libertà cristiana è dunque tutt’altro che arbitrarietà; è sequela di Cristo nel dono di sé sino al sacrificio della Croce. Può sembrare un paradosso, ma il culmine della sua libertà il Signore l’ha vissuto sulla croce, come vertice dell’amore. Quando sul Calvario gli gridavano: "Se sei il Figlio di Dio, scendi dalla croce!", egli dimostrò la sua libertà di Figlio proprio rimanendo su quel patibolo per compiere fino in fondo la volontà misericordiosa del Padre. Questa esperienza l’hanno condivisa tanti altri testimoni della verità: uomini e donne che hanno dimostrato di rimanere liberi anche in una cella di prigione e sotto le minacce della tortura. "La verità vi farà liberi". Chi appartiene alla verità, non sarà mai schiavo di nessun potere, ma saprà sempre liberamente farsi servo dei fratelli.

24 ottobre 2023