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La sussidiaretà nello sport per salvare uomini e società in crisi per la pandemia - 06.11.2020

Gli oratori convenzionati con  istituzioni sportive nazionali possono continuare la loro attività nel rispetto delle normative Covid. "Ma il valore sportivo degli oratori e dello sport di base, spiega don Leonardo Biancalani, teologo, sono bloccate con grave danno per i giovani e per i valori che lo sport amatoriale rappresenta a tutti i livelli". "Serve oggi riscoprire un atteggiamento di sussidiaretà in tutto il settore sportivo rilanciando la proposta dell'Associazione calciatori di versare l'1% dello stipendio dei professionisti a sostegno dei calciatori e sportivi di serie minori penalizzate dalla pandemia con il blocco delle attività. Proposta che al momento non vede nessuna applicazione pratica nella realtà". 

La Presidenza Nazionale del Csi, riunitasi il 13 novembre 2020, ha deciso di prorogare fino al 3 dicembre 2020 la sospensione delle sole attività ufficiali di interesse nazionale, con la possibilità di svolgere gli allenamenti, sulla base delle normative vigenti nelle differenti zone regionali (rischio contagio). Dunque almeno fino al 3 dicembre, afferma il presidente nazionale  CSI, Vittorio Bosio,  non si potranno effettuare gare dei campionati Csi riconosciuti da Coni e Cip di interesse nazionale, mentre, sempre in ordine agli eventi e alle competizioni sportive di interesse nazionale, sarà possibile allenarsi all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dal Csi e delle normative vigenti nelle rispettive zone geografiche.

Con noi: 

don Alessandro Biancalani, teologo, parroco del Cuore Immacolato di Maria (Fossone di Carrara) e responsabile dell’oratorio parrocchiale; 

Vittorio Bosio, presidente nazionale Centro Sportivo Italiano; 

conduce: Luca Collodi, collaborazione Lorenzo Ottaviani.

 

16 novembre 2020