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2023.06.22 Nazareno Podcast

Ep. 38 - L’affannarsi di Marta e i tesori nei cieli (contro l’ipocrisia dei notabili)

Prima di rimettersi in cammino, Gesù si ferma a rifocillarsi in casa dei suoi amici di Betania. Sono Marta, Maria e Lazzaro, tre fratelli. Lazzaro quel giorno non è presente. Gesù entra nell’abitazione, ed ecco che Maria si siede ai suoi piedi per ascoltarlo, mentre la sorella maggiore Marta è distolta per i molti servizi, avrebbe voluto che la sorella l’aiutasse e chiede a Gesù di intercedere presso la sorella.  Ma il Signore le risponde: “Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta”. L’aveva richiamata a guardare all’essenziale. È l’occasione per il Nazareno di parlare ancora della preghiera. Dice loro: “Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: ‘Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli’, e se quello dall’interno gli risponde: ‘Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani’, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto”.

Dopo questi incontri, il pellegrinaggio in Giudea nei giorni successivi continua. Ad Emmaus, un fariseo lo invita a pranzo. Gesù come sempre accetta. L’uomo vuole metterlo alla prova. Il Nazareno entra nell’abitazione, saluta i presenti e si mette subito a tavola. Il fariseo vede e si meraviglia che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. L’iniziale curiosità dell’uomo si trasforma in sdegno, in giudizio. Allora il Signore gli dice: “Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti!”. Parole che provocano l’intervento di un altro degli invitati, un uomo anziano, che gli dice: “Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi”. Egli risponde: “Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!”.

Alcuni giorni dopo si trovano a Hebron. Mentre Gesù sta parlando alla gente, un uomo di mezza età che lo ascolta per la prima volta gli chiede a voce alta: “Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità”. Ma Gesù rifiuta. “Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell'abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede”. Voleva sottolineare l’importanza del distacco dai beni, per questo racconta una parabola: un uomo ricco aveva ottenuto dalle sue campagne un raccolto abbondante e pensava a come avrebbe fatto a stipare tutto il suo grano costruendo nuovi magazzini. Ma Dio gli disse: ‘Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?’. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio”.

“Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov'è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore... Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo”.

04 ottobre 2023