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Carceri italiane sovraffollate, aumentano gli incidenti sul lavoro

Perché le carceri italiane sono sempre più affollate? Quali obiettivi si possono raggiungere con la giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro? 

Ora vi parliamo dello stato della carceri, A fine marzo c’erano più di 54.600 mila detenuti, contro i 50 mila posti regolamentari. Dunque, uno stato di sovraffollamento cronico da diversi decenni. E nonostante nel 2021 ci sia stato solo un lieve aumento dei reati, aumenta il tasso di recidiva. In media vi è una percentuale pari a 2,37 reati per detenuto. Al 31 dicembre 2008 il numero di reati per detenuto era più basso di 1,97. Dunque diminuiscono i reati in generale, diminuiscono i detenuti in termini assoluti ma aumenta il numero medio di reati per persona. I reati più presenti sono quelli contro il patrimonio (31 mila), quelli contro la persona (23 mila) e le violazioni della normativa sulla droga (19 mila). Al 31 dicembre 2021, dei detenuti presenti nelle carceri italiane, solo il 38% era alla prima carcerazione. Il restante 62% in carcere c’era già stato almeno un’altra volta. Il 18% c’era già stato in precedenza 5 o più volte.

Ora invece ci occupiamo di sicurezza sul lavoro, La pandemia di Covid-19 ha  dimostrato che una collaborazione efficace tra governi, datori di  lavoro e lavoratori è lo strumento più efficace per attuare misure di salute e sicurezza sul lavoro che salvino vite umane dalla crisi in  corso in eventuali crisi future. Questo è quanto emerge da un nuovo  rapporto dell'Organizzazione internazionale del lavoro. Il problema è che almeno in Italia ogni giorno mediamente ci sono tre morti durante l0’attività lavorativa. Nei primi mesi del 2022, le denunce di infortuni sul lavoro son aumentate del 50%.

Con noi a Radio Vaticana:

Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione Antigone

Mauro Palma, garante dei detenuti

Il capo degli ispettori Bruno Giordano

L’ingegner Stefano Di Giacomo, ad e fondatore di Alcotec

In studio Alessandro Guarasci

29 aprile 2022