Cerca

Il paradosso dell'accoglienza che esclude. In Italia come in Europa.

Accogliere e includere sono due concetti che per il loro carattere positivo e conseguente non posso pensarsi separati o in contrasto tra loro. Eppure i sistemi di accoglienza messi in atto in diversi paesi europei per dare una risposta ai fenomeni migratori, il pù delle volte forzati, sono riusciti a dar vita al paradosso dell'accoglienza che esclude, con conseguenze disastrose. Basti pensare al percorso che i migranti in fuga da guerre, violenze e persecuzioni, spesso scampati alla morte, debbono affrontare una volta varcati i confini dei pacifici Stati dell'Ue. Quando tutte le sofferenze e le difficoltà del viaggio sembrano alle spalle, ecco che si presenta un intricato percorso a ostacoli fatto di diffidenza, di burocrazia, di piccoli e grandi soprusi; come quello di rimanere in attesa - anche per anni - che il proprio status giuridico venga definito. Protezione internazionale o asilo? Espulsione o rimpatrio assistito? Ricorso giuridico o permanenza illagale? E chi pensa alle conseguenze che un'accoglienza, più simile a una detenzione, può avere sullo stato di salute mentale e fisico di persone già così provate emotivamente? Lo spunto per affrontare tutti questi interrogativi ce lo fornisce un libro edito da Blonk editore e intitolato "Vite al Centro - Cronache dell'attesa".

Ospiti della trasmissione:

Raffaella Greco Tonegutti - autrice di Vite al Centro e Responsabile Migrazione presso l'Agenzia di cooperazione del Ministero degli esteri del Belgio.

Alberto Barbieri - coordinatore nazionale di Medici per i Diritti Umani - MEDU

Conduce: Stefano Leszczynski

16 febbraio 2022