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Anziani ignorati e senza assistenza in Italia. Ma un’associazione si impegna ad esaudirne i desideri. - seconda parte

Cura e conduzione: Paola Simonetti 

Ospiti: 

- Enzo Costa - Presidente Auser 
- Laura bricola - Associazione "Un sorriso in più onlus"

 

La Penisola è il secondo paese più vecchio al mondo. Stando ai più recenti dati Eurostat, di cui ha dato conto un articolo del Sole24ore dello scorso anno, l’Italia è il paese con il più alto tasso di over 65 rispetto alla popolazione di età compresa fra i 15 e i 64 anni. Il 35% degli italiani nel 2017 ha più di 65 anni, cinque punti percentuali sopra rispetto alla media europea. Complessivamente in 20 anni la percentuale di europei anziani è passata dal rappresentare il 22.5 al 30% della popolazione. E se da un certo punti di vista lòa notizia appare positiva per l’innalzamento dell’aspettativa di vita, si ripropone con più forza il problema della condizione di vita di chi invecchia: un over 65 su 10 ha difficoltà a vedere, uno su quattro a sentire, uno su 3 a camminare per più di 500 metri, e sempre uno su tre non riesce a salire o scendere una rampa di scale. Difficoltà che di fatto sono invalidanti non solo per l’anziano, ma per l’intera famiglia che si prende cura di lui, quando la famiglia c’è. Perché le istituzioni faticano a dare risposte adeguate ad un così veloce invecchiamento della popolazione. Lo ha evidenziato una grande organizzazione che proprio di età matura si occupa, l’Auser. Ma una piccola organizzazione del comasco si da da fare comn buona volontà per esaudirne i desideri. 

03 gennaio 2020