Cerca

Udienza ai pellegrini della Repubblica Slovacca

Adriana Masotti - Città del Vaticano

"Porto nel cuore i nostri incontri del settembre scorso", afferma Papa Francesco in Aula Paolo VI salutando i circa 2500 pellegrini slovacchi arrivati a Roma per ringraziarlo di quella visita. Era sua intenzione incoraggiarli a proseguire il loro cammino "nello stile dell'incontro": giovani, famiglie, anziani e comunità diverse presenti tra loro. "La cultura dell’incontro - afferma - si costruisce nella ricerca dell’armonia tra le diversità, un’armonia che richiede accoglienza, apertura e creatività. Alla radice di questo stile di vita c’è il Vangelo, c’è lo Spirito Santo. Ma sappiamo che nella storia e nella vita concreta questa armonia è a volte ferita dai nostri peccati e dai nostri limiti. Per questo, durante la mia visita, abbiamo pregato anche per la guarigione delle ferite".

La Chiesa slovacca e il Paese tutto vive oggi l’accoglienza "nel contesto tragico della guerra" verso i tanti profughi ucraini arrivati, dice, con il loro povero bagaglio e prosegue: "Guardando i loro occhi siete testimoni di come la guerra fa violenza ai legami familiari, priva i figli della presenza del papà, della scuola, e lascia nell’abbandono i nonni. Vi esorto a continuare a pregare e lavorare per la pace, che si costruisce nella nostra vita di ogni giorno, anche con questi gesti di carità accogliente".

30 aprile 2022