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L'udienza di Papa Francesco con i moderatori di movimenti, associazioni e nuove comunità L'udienza di Papa Francesco con i moderatori di movimenti, associazioni e nuove comunità

Il Papa: superare i cerchi chiusi nella Chiesa e mettersi al servizio con umiltà

Questa mattina l'incontro di Francesco con numerosi moderatori di associazioni, movimenti e nuove comunità che arricchiscono con i loro carismi la vita della Chiesa. "Tutti siamo chiamati all'evangelizzazione", afferma, indicando ai partecipanti tre atteggiamenti su cui puntare per la conversione spirituale necessaria alla realizzazione di uno stile sinodale. Tra questi l'umiltà, senza la quale "vivere la sinodalità è davvero impossibile"

Adriana Masotti - Città del Vaticano

"Pensare secondo Dio, superare ogni chiusura e coltivare l’umiltà": questi i tre atteggiamenti sinodali che Francesco indica ai presenti all'udienza nell'ambito dell'incontro annuale promosso dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita con i moderatori di associazioni, movimenti ecclesiali e nuove comunità. La sinodalità è infatti il tema della giornata, "un cammino lungo" per quanto riguarda la Chiesa latina, afferma il Papa, e che "possiamo dire è entrata nel modo di agire della Chiesa". Per crescere in questa dimensione occorre però operare "un cambiamento interiore", occorre "una vera e propria 'conversione'". 

Il mio desiderio, infatti, è che, dopo questo Sinodo, la sinodalità rimanga come modo di agire permanente nella Chiesa, a tutti i livelli, entrando nel cuore di tutti, pastori e fedeli, fino a diventare uno “stile ecclesiale” condiviso. 

L'incontro con il Papa nell'Aula nuova del Sinodo
L'incontro con il Papa nell'Aula nuova del Sinodo

Pensare secondo Dio

La prima "virtù sinodale" necessaria per operare questa conversione spirituale è "passare da un 'pensiero solo umano' al 'pensiero di Dio'”. Il Papa ricorda il rimprovero di Gesù a Pietro quando, pensando "secondo gli uomini", l'apostolo aveva rifiutato la passione e la morte del Maestro. E avverte:

Nella Chiesa, prima di prendere ogni decisione, prima di iniziare ogni programma, ogni apostolato, ogni missione, dovremmo sempre chiederci: cosa vuole Dio da me, cosa vuole Dio da noi, in questo momento, in questa situazione? Quello che io ho in mente, quello che noi come gruppo abbiamo in mente, è veramente il “pensiero di Dio”?

Il Papa sottolinea che "protagonista del cammino sinodale è lo Spirito Santo, non noi" e che "Dio sempre è più grande delle nostre idee" e del gruppo a cui apparteniamo. La prima sfida è dunque cercare di sintonizzarsi con Lui, non dando per scontato di esserlo.

Vincere la tentazione del "cerchio chiuso"

La seconda indicazione, superare ogni chiusura, richiede superare la "tentazione del cerchio chiuso". Il pensiero del Papa va ancora ai primi discepoli, in particolare a Giovanni che, come racconta il Vangelo, voleva impedire ad un uomo di praticare un esorcismo in nome di Gesù perchè estraneo alla loro cerchia. "Chi non è contro di noi è per noi", gli dice il Maestro.

E questa è una sfida anche per noi: non andare al di là di quello che pensa la nostra “cerchia”, essere convinti che quello che facciamo noi vada bene per tutti, difendere, magari senza rendersene conto, posizioni, prerogative o prestigio “del gruppo”. Oppure lasciarsi bloccare dalla paura di perdere il proprio senso di appartenenza e la propria identità, per il fatto di aprirsi ad altre persone e ad altri modi di pensare, senza riconoscere la diversità come una opportunità, e non una minaccia.

"Guardare oltre gli steccati", vedere l'opera di Dio anche in chi non conosciamo e nelle novità, lasciarsi "colpire, anche ferire" dall'esperienza degli altri, tutto questo richiede la sinodalità. A braccio il Papa sottolinea: "il proprio gruppo, la propria spiritualità, sono realtà per aiutare a camminare con il Popolo di Dio, ma non sono privilegi".

L'udienza di questa mattina
L'udienza di questa mattina

Impossibile vivere la sinodalità senza l'umiltà

Fondamentale per costruire una Chiesa sinodale è poi per il Papa coltivare l'umiltà. Dice che "è la porta d’ingresso a tutte le virtù" ed è il punto di partenza della conversione spirituale. È una grazia da chiedere se ci si accorge che in noi ha preso posto l'orgoglio o la superbia. "Solo gli umili, infatti, - afferma il Pontefice - compiono cose grandi nella Chiesa, perché chi è umile ha le basi solide, fondate sull’amore di Dio". E descrive i frutti che derivano dall'umiltà:

Solo la persona umile infatti valorizza gli altri, e ne accoglie il contributo, i consigli, la ricchezza interiore, facendo emergere non il proprio “io”, ma il “noi” della comunità. È l’umile che difende la comunione nella Chiesa, evitando le spaccature, superando le tensioni, sapendo mettere da parte anche le proprie iniziative per contribuire a progetti condivisi.

Francesco insiste sul ruolo dei movimenti ecclesiali dicendo che "sono per il servizio". "È triste - prosegue - quando si sente che io appartengo a questo, all’altro, all’altro, come se fosse una cosa superiore. I movimenti ecclesiali sono per servire la Chiesa, non sono in se stessi un messaggio, una centralità ecclesiale". 

Papa Francesco saluta i partecipanti all'incontro
Papa Francesco saluta i partecipanti all'incontro

Valorizzare i carismi in una prospettiva ecclesiale

L'augurio del Papa a tutte le realtà ecclesiali presenti nell'Aula nuova del Sinodo è che l'incontro di oggi, e altri momenti simili, aiutino la valorizzazione dei carismi di ciascuno "in una prospettiva ecclesiale", per dare il proprio "generoso e prezioso contributo all’evangelizzazione, alla quale tutti noi siamo chiamati". Francesco, quindi, suggerisce a braccio di porsi questa domanda: "La mia appartenenza è al movimento ecclesiale, è all’associazione o è alla Chiesa? È nel mio movimento, nella mia associazione per la Chiesa, come uno 'stadio' per aiutare la Chiesa, ma i movimenti chiusi vanno cancellati, non sono ecclesiali".

"Andate avanti", conclude, invitando a pregare insieme l'Ave Maria prima di impartire la benedizione. Infine, raccomanda di pregare per lui, "a favore", sottolinea sorridendo.

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13 giugno 2024, 10:43