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Monsignor Giorgio Bertin in una foto d'archivio Monsignor Giorgio Bertin in una foto d'archivio

Diocesi di Gibuti. Lascia Bertin, il nuovo vescovo è Jamal Daibes

Il Papa accettato la rinuncia di monsignor Giorgio Bertin. Era alla guida dalla diocesi di Gibuti da 23 anni. Al suo posto Francesco ha nominato monsignor Jamal Boulos Sleiman Daibes: "mi imbarco in questo servizio confidando nella grazia di Dio. Questa nomina è un segno della fiducia del Papa nel Patriarcato latino e nel suo clero"

Paolo Ondarza - Città del Vaticano

Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Gibuti presentata da monsignor Giorgio Bertin, O.F.M. e ha nominato al suo posto monsignor Jamal Boulos Sleiman Daibes, finora vescovo titolare di Patara e Ausiliare della Diocesi Patriarcale di Gerusalemme dei Latini.

Monsignor Giorgio Bertin, 77 anni, già amministratore apostolico di Mogadiscio, era stato nominato vescovo di Gibuti da san Giovanni Paolo II nel 2001 quando è succeduto a monsignor Georges Marcel Émile Nicolas Perron, dimissionario per raggiunti limiti d'età.

La gratitudine di monsignor Jamal Daibes

Gratitudine a Francesco viene espressa da monsignor Jamal Boulos Sleiman Daibes in una lettera al patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa, al clero e ai fedeli di Giordania . "Questa nomina è un segno della fiducia del Papa nel Patriarcato latino e nel suo clero, che ha sempre dimostrato la propria disponibilità a servire chiese diverse al di fuori dell'ambito geografico del Patriarcato, come già accaduto più volte in passato".

"Rimarrò un figlio del Patriarcato latino e della Chiesa di Terra Santa, attraverso i quali", scrive il nuovo vescovo di Gibuti, "è nata la mia vocazione a servire il popolo di Dio". "Dopo più di due anni di presenza come Vicario patriarcale in Giordania, Paese che mi sta molto a cuore, ho avuto la conferma - senza ombra di dubbio - che la nostra Chiesa è una sola nei vari luoghi in cui si trova il Patriarcato latino, e che questo Paese unisce il suo popolo in un'unica famiglia armoniosa, sotto la guida di Sua Maestà il Re Abdullah bin Al-Hussein. Chiedo a Dio di mantenere questo Paese sicuro e prospero e di benedire tutti i suoi abitanti".

Quindi monsignor Jaman Daibes condivide i sentimenti con cui affronta la nuova sfida: "Mi imbarco in questo servizio confidando nella grazia di Dio e nelle vostre preghiere, per la maggior gloria di Dio e la salvezza delle anime".

Il presule è nato il 3 luglio 1964 a Zababdeh, in Palestina. Ha frequentato il Seminario di Beit Jala, conseguendo il baccalaureato ed è stato ordinato sacerdote l’8 luglio 1988. È stato vicario della Parrocchia Cristo Re ad Amman, professore nel Seminario di Beit Jala e parroco della Parrocchia Sant’Elia ad Al-Wahadneh in Giordania. Ha conseguito il Dottorato in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma nel 1998 ed ha ricoperto il ruolo di professore e poi rettore del Seminario diocesano dal 2013-2017. È stato anche capo dipartimento degli Studi Religiosi presso la Bethlehem University e decano della Faculty of Arts, parroco della Santa Famiglia a Ramallah, direttore delle Scuole del Patriarcato Latino in Palestina e vicario patriarcale in Giordania tra il 2021 e il 2022. L’11 marzo 2022 è stato nominato Vescovo titolare di Patara e Ausiliare della Diocesi Patriarcale di Gerusalemme dei Latini, ricevendo la consacrazione episcopale il 6 maggio dello stesso anno.

 

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13 gennaio 2024, 11:44