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Il Papa: vicino ai pastori e ai fedeli della Cina che vivono situazioni complesse

Al termine del Regina Coeli, Francesco ricorda la memoria della Beata Vergine Maria Aiuto dei Cristiani, invitando la Chiesa ad unirsi in preghiera con i cattolici cinesi

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

Il pensiero di Francesco, dopo la preghiera del Regina Coeli in Piazza San Pietro, va alla Cina. Nelle sue parole non manca la vicinanza e l’affetto per i cattolici in vista della memoria liturgica della Beata Vergine Maria Aiuto dei Cristiani, che cade martedì. Una ricorrenza sentita perché, afferma il Papa, “venerano l’Ausiliatrice come loro Patrona, nel Santuario di Sheshan a Shanghai, in numerose chiese del Paese e nelle loro case”. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)

La lieta circostanza mi offre l’occasione per rinnovare loro l’assicurazione della mia vicinanza spirituale; seguo con attenzione e partecipazione la vita e le vicende di fedeli e pastori, spesso complesse, e prego ogni giorno per loro.

La preghiera per la Chiesa cinese

L’invito del Papa è che anche tutta la Chiesa accompagni con la preghiera i fedeli cinesi:

Vi invito ad unirvi in questa preghiera, affinché la Chiesa in Cina, in libertà e tranquillità, possa vivere in comunione effettiva con la Chiesa universale ed esercitare la sua missione di annuncio del Vangelo a tutti, offrendo così anche un positivo contributo al progresso spirituale e materiale della società.

Nel 2008 Papa Benedetto XVI compose la preghiera alla Vergine chiedendo a lei di tenere nel cuore le sorti della Chiesa in Cina e sempre a lei, l'anno prima, aveva affidato la Cina cattolica in una Lettera, chiedendo che la ricorrenza del 24 maggio diventasse in tutto il mondo giornata di unione e preghiera per la Chiesa nel Paese.

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22 maggio 2022, 12:35